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QUEL CHE UNA PIANTA SA


              anche indurre la gente a disseminare fiori in tutto il mondo. Ma
              le piante non si limitano a emettere odori; come abbiamo già
              visto, si annusano, senza ombra di dubbio, fra di loro.
                 Naturalmente, come le piante, anche noi avvertiamo i com­
              posti volatili presenti nell’aria. Usiamo il nostro naso per dare
              un’annusatina alle cose più svariate, in particolare al cibo. Ma
              dobbiamo rammentare che “olfatto”  significa ben di più che
              annusare buone vivande. Il nostro linguaggio è disseminato di
              locuzioni collegate a questo senso, come “l’odore della paura”
              e “sento puzza di guai”, e gli odori sono intimamente legati ai
              ricordi e alle emozioni. I recettori olfattivi nel nostro naso so­
              no collegati direttamente con il sistema limbico (il controllo
              centrale delle emozioni e, dal punto di vista evolutivo, la parte
              più antica del nostro cervello). Inoltre, come le piante, anche
              noi comunichiamo attraverso i feromoni, anche se spesso non
              ce ne rendiamo conto.
                 I   feromoni sono emessi da un individuo e fanno scattare una
              risposta sociale in un altro. Feromoni di animali diversi, dal­
              le mosche ai babbuini, comunicano differenti situazioni: pre­
              dominio sociale, ricettività sessuale, paura, e così via. Anche
              noi veniamo influenzati dagli odori ed emettiamo odori che
              influenzano coloro che ci stanno intorno. Per esempio, è sta­
              to riscontrato che la sincronizzazione del ciclo mestruale delle
              donne che vivono in quartieri chiusi è dovuta a segnali olfattivi
              emessi con la traspirazione. Un recente (e provocatorio)  stu­
              dio14 apparso su Science ha mostrato che i maschi umani che
              annusavano appena le lacrime femminili, prive di odore e as­
              sociate a emozioni negative, mostravano livelli ridotti di testo­
              sterone e riduzione della stimolazione sessuale. Segnali olfatti­
              vi così sottili potrebbero potenzialmente influenzare i più vari
              aspetti della nostra psiche.
                 Piante e animali percepiscono le sostanze volatili disperse
              nell’ aria, ma nel caso delle piante tutto ciò può essere conside­
              rato olfatto? Le piante ovviamente non hanno nervi olfattivi
              connessi a un cervello che interpreti i segnali, e a tutto il 2011
              nei vegetali è stato identificato soltanto un recettore per una
              sostanza volatile, quello per l’etilene. Ma i frutti in fase di ma­


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