Page 60 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA PROVA
un esperto scienziato a scoperte rivoluzionarie. Darwin inizia
così il suo trattato del 1875 Piante insettivore•* “Durante l’e
state del 1860 rimasi sorpreso nel scoprire quale grande nume
ro di insetti veniva catturato dalle foglie della comune rosoli
da (Drosera rotundifolia)** nella brughiera del Sussex. Avevo
sentito dire che gli insetti venivano presi, ma al riguardo non
ne sapevo niente di più”.2 Dal non saperne niente al riguardo,
Darwin divenne in seguito il principale esperto del dician
novesimo secolo di piante carnivore, compresa la Venere ac
chiappamosche, e per la verità il suo lavoro resta un punto di
riferimento ancor oggi.
Ora sappiamo che la Venere acchiappamosche percepisce
la sua preda e si rende conto se l’organismo che si sta muoven
do all’interno della trappola ha le dimensioni giuste per esse
re divorato. Sulla superfìcie rosa dell’interno di ogni lobo si
trovano diversi peli neri che agiscono come un grilletto che fa
scattare la trappola. Ma toccarne uno non è sufficiente; diversi
studi hanno rivelato che ne devono essere toccati almeno due
entro venti secondi l’uno dall’altro. Ciò assicura che la preda
abbia la taglia ideale e non sia in grado di divincolarsi dalla
trappola, una volta che questa è scattata. I peli sono estrema-
mente sensibili, ma anche molto selettivi. Come nota Darwin
in Piante insettivore-.
Gocce d’acqua, o un incostante rigagnolo, cadendo da una cer
ta altezza sui filamenti [peli] non fanno scattare le lame [...].
Senza dubbio, la pianta è indifferente al più pesante bagno di
pioggia [...]. Ho soffiato molte volte con tutte le mie forze at
traverso un sottile tubicino contro i filamenti senza alcun effet
to; tale soffio essendo ricevuto con la stessa indifferenza riposta
in una burrasca di vento. Vediamo, quindi, che la sensibilità
dei filamenti è di natura specializzata.3
* Insectivorous Plants, John Murray, London 1975; tr. it. a cura di G. Cane
strini e P.A. Saccardo, Unione Tipografico-Editrice, Torino 1878. [NdT]
* * Il termine indicato nell’originale è sun-dew, che identifica genericamente
una drosera. Dal momento che Charles Darwin cita specificamente una spe
cie, si è inserita la denominazione italiana della stessa. [NdT]
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