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QUEL CHE UNA PIANTA SA
rono due, una foglia che era stata mangiata e un’altra integra;
poi presero una foglia da una pianta vicina, ma sana e “non in
festata”, e una foglia da una pianta che era stata tenuta isolata
da ogni contatto con gli scarabei e con le piante infestate. Gli
scienziati identificarono la sostanza chimica volatile nell’aria
che circondava ogni foglia sfruttando una tecnica avanzata nota
come gascromatografia-spettrometria di massa (spesso presen
te nel telefilm csi - Scena del crimine e impiegata dalle aziende
produttrici di profumi nello sviluppo di una nuova fragranza).
Heil trovò che l’aria emessa dalle foglie divorate e da quel
le sane della stessa pianta conteneva essenzialmente le stesse
sostanze chimiche volatili, mentre l’aria attorno alla foglia di
controllo non presentava tali gas. In aggiunta, anche l’aria at
torno alle foglie sane delle piantine vicine a quelle infestate da
gli scarabei conteneva gli stessi volatili rilevati sulle piante at
taccate. Le piante sane avevano, inoltre, minori probabilità di
essere attaccate dagli insetti.
Con questa serie di esperimenti, Heil confermò gli studi
precedenti, mostrando che la loro vicinanza con quelle aggre
dite forniva alle foglie integre un vantaggio difensivo contro
gli insetti. Ma Heil non era convinto che le piante danneggiate
“parlassero” alle altre per avvertirle dell’attacco incombente.
Piuttosto, sostenne che le piante vicine dovevano praticare una
sorta di “origliamento olfattivo” di un segnale interno, rivolto
in realtà alle altre foglie della pianta aggredita.
Per mettere alla prova l’ipotesi, lo scienziato modificò il suo
impianto sperimentale in maniera semplice, ma ingegnosa.
Tenne le due piante una vicina all’altra, ma chiuse in sacchet
ti di plastica per ventiquattro ore la foglia attaccata. Quando
controllò gli stessi quattro tipi di foglie come nel primo esperi
mento, ottenne risultati differenti. Mentre, come in preceden
za, la foglia attaccata continuava a emettere le stesse sostanze
chimiche, le altre foglie della stessa pianta e quelle della pian
ta vicina adesso rassomigliavano alla pianta di controllo; l’aria
attorno alle loro foglie era pulita.
Heil e il suo team aprirono il sacchetto attorno alla foglia at
taccata e, con l’aiuto di un piccolo ventilatore che veniva usa
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