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QUEL CHE UNA PIANTA SA
quale l’estensore speculava circa “alberi parlanti la cui cortec
cia è peggiore della loro ruggine”.* Tutta questa attenzione del
pubblico non contribuì certo a convincere gli scienziati a so
stenere le idee riguardo alla comunicazione chimica avanzate
da Baldwin e colleghi. Ma nel decennio scorso, il fenomeno
della comunicazione delle piante attraverso l’odore fu dimo
strato più e più volte in un grande numero di piante, compre
so l’orzo, l’artemisia tridentata e l’ontano; e Baldwin, al tem
po della pubblicazione originale un giovane chimico appena
uscito dal college, andò incontro a una carriera scientifica di
primo piano.**
Il fenomeno delle piante influenzate dalle loro vicine me
diante segnali chimici inviati nell’aria è ora un paradigma ac
cettato dal punto di vista scientifico; però rimane ancora senza
risposta la domanda: le piante comunicano veramente fra di
loro (in altre parole, si avvertono di proposito del pericolo in
arrivo), oppure quelle sane semplicemente origliano un soli
loquio delle piante infestate, che non “volevano” farsi senti
re da nessuno? Quando una pianta libera un odore nell’aria,
si tratta di una forma di comunicazione oppure, per così di
re, soltanto di un gas effimero? Il concetto di una pianta che
chiede aiuto e avverte le proprie vicine ha una sua allegorica
e antropomorfica bellezza, ma riflette davvero l’intento origi
nale del segnale?
Martin Heil e il suo team9 al Centre for Research and
Advanced Study di Irapuato, in Messico, studiarono per di
versi anni i fagioli di Spagna selvatici (Phaseolus lunatus) allo
scopo di indagare ulteriormente su tale questione. Heil sapeva
che quando viene divorata dagli scarabei, una pianta di fagio
li di Spagna reagisce in due modi distinti. Le foglie che sono
state mangiate dagli insetti liberano nell’aria una miscela di
sostanze chimiche volatili, e i fiori (sebbene non direttamente
attaccati dagli scarabei) producono un nettare che attrae gli
* Gioco di parole: bark in inglese significa sia “corteccia” sia “latrato”, men
tre il termine “ruggine” si riferisce a una malattia delle foglie. [NdT]
* * Baldwin adesso dirige il Dipartimento di Ecologia molecolare al Max
Planck Institut für chemische Ökologie a Jena, in Germania.
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