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QUEL CHE UNA PIANTA SA
presenti in un comune, antico antenato di piante e animali; e
Trewavas ha proposto che vi fosse presente anche una rudi
mentale forma di intelligenza.
Fra i biologi vegetali nacque una vera disputa5 quando un
gruppo di scienziati che studiavano vari aspetti delle funzioni
delle piante definì nel 2005 un nuovo campo, battezzato “neu
robiologia vegetale”, che mira a studiare le reti informative
presenti nelle piante. Questi scienziati hanno scorto varie si
militudini fra l’anatomia e la fisiologia vegetale e le reti neurali
negli animali. Alcune di queste sono ovvie,6 come la segnala
zione elettrica che abbiamo incontrato nella Venere acchiap
pamosche e nelle piante di mimosa, altre più controverse, co
me il fatto che l’architettura delle radici delle piante sia simile
a quella delle reti neurali trovate in vari animali.
Quest’ultima ipotesi era stata avanzata originariamente nel
diciannovesimo secolo da Charles Darwin e poi ripresa nuova
mente alcuni anni or sono da Stefano Mancuso dell’Università
di Firenze e da Frantiòek Baluòka dell’Università di Bonn, due
dei pionieri nel campo della neurobiologia vegetale. Molti altri
biologi che studiano le piante,7 compreso un buon numero di
eminenti scienziati, criticano l’idea alla base della neurobiolo
gia vegetale, sostenendo che le sue basi teoriche sono carenti
e non aggiungono nulla alla nostra comprensione della fisio
logia vegetale o della biologia delle cellule vegetali. Avvertono
la forte impressione che la neurobiologia vegetale si sia spinta
troppo oltre nel tracciare parallelismi fra la biologia vegetale
e quella animale.
Molti sostenitori della neurobiologia vegetale sono i primi a
spiegare che il termine stesso è provocatorio, e quindi si presta
a incoraggiare ulteriori dibattiti e discussioni sui parallelismi
fra le modalità con le quali piante e animali elaborano l’infor
mazione. Le metafore, come mettono in evidenza Trewavas e
altri, ci aiutano, però, a fare collegamenti che normalmente
potremmo non compiere. Se usando il termine “neurobiolo
gia vegetale” sfidiamo le persone a rivalutare la loro compren
sione della biologia in generale, e della biologia vegetale nello
specifico, allora il termine ha una sua validità. Ma dobbiamo
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