Page 134 - Quel che una pianta sa
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EPILOGO
essere chiari: quali che siano le somiglianze che possiamo ri
scontrare a livello genetico fra piante e animali (e, come ab
biamo visto, queste somiglianze sono significative), sussistono
due adattamenti evolutivi molto specifici per la vita pluricel
lulare, ognuno dei quali dipende da un particolare insieme
di cellule, di tessuti e di organi specifici per il suo regno. Per
esempio, per sopportare il peso, gli animali vertebrati hanno
sviluppato uno scheletro osseo, mentre le piante hanno svilup
pato un tronco legnoso. Entrambe le strutture hanno funzioni
simili, tuttavia sono anche completamente diverse dal punto
di vista biologico.*
Anche se possiamo definire soggettivamente 1’“intelligenza
vegetale” come un altro risvolto delle intelligenze multiple,
una tale definizione non fa avanzare la nostra comprensione
né dell’intelligenza né della biologia vegetale. La domanda,
propongo io, non dovrebbe essere se le piante siano o meno
intelligenti - occorreranno secoli soltanto per metterci tutti
d’accordo sul significato di questa parola; dovrebbe essere, in
vece, “Le piante sono consapevoli?”. E, in effetti, lo sono. Le
piante sono estremamente consapevoli del mondo intorno a
loro. Sono consapevoli del loro ambiente visivo; distinguono
fra la luce rossa, blu, rosso lontana e raggi uv, e reagiscono di
conseguenza. Sono consapevoli dei profumi che le circondano
e reagiscono a quantità minime di sostanze chimiche disperse
nell’aria. Le piante sanno quando vengono toccate e possono
distinguere tra differenti tipi di contatto. Sono consapevoli del
la gravità: possono cambiare la loro forma per assicurare che i
germogli crescano verso l’alto e le radici verso il basso. E sono
consapevoli del loro passato: ricordano le precedenti infezioni
e le intemperie alle quali sono state sottoposte, e quindi modi
ficano la loro fisiologia in base a tali ricordi.
* In seguito all’iniziale controversia, e dopo parecchie discussioni, nel 2009
i neurobiologi vegetali hanno modificato il nome della loro categoria pro
fessionale da Società per la Neurobiologia Vegetale al più accettato Società
della Segnalazione del Comportamento Vegetale (anche se “comportamen
to” rappresenta un altro interessante termine, non collegato intuitivamente
con le piante).
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