Page 136 - Quel che una pianta sa
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EPILOGO
questa possa soffrire. Una pianta che vede, sente e prova sen
sazioni non patisce più dolore di un computer con un disco
rigido difettoso. Infatti, il “dolore” e la “sofferenza”, come la
“felicità”, sono definizioni assai soggettive e fuori luogo nel
descrivere le piante. La International Association for thè Stu-
dy of Pain (ia sp, Associazione internazionale per gli studi sul
dolore)8 definisce quest’ultimo come “un’esperienza sensoria
le ed emotiva spiacevole associata a danno tissutale in atto o
potenziale, o descritta in termini di danno”. Forse, il “dolore”
per una pianta potrebbe essere definito in termini di “danno
tissutale in atto o potenziale”, dal momento che la pianta av
verte la sollecitazione fisica che può condurre a danni cellulari
oppure alla morte. Una pianta percepisce quando una foglia
è stata punta dalle mascelle di un insetto, e sa quando viene
bruciata nel corso di un incendio nella foresta. Le piante san
no quando manca loro l’acqua in un periodo di siccità. Ma le
piante non soffrono. Non hanno, per quanto ne sappiamo al
momento, la capacità di avere una “esperienza emotiva spiace
vole”. Per la verità, anche negli esseri umani9 il dolore e la sof
ferenza vengono considerati fenomeni distinti, interpretati da
parti diverse del cervello. Studi di imaging* hanno identificato
centri del dolore situati in profondità all’interno del cervello
umano e che si irradiano verso l’esterno attraverso il tronco ce
rebrale, mentre la capacità di soffrire, ritengono gli scienziati, è
localizzata nella corteccia prefrontale. Così, se soffrire per un
dolore richiede le strutture e le connessioni neurali altamente
complesse della corteccia cerebrale, presenti soltanto nei ver
tebrati superiori, allora le piante ovviamente non soffrono, dal
momento che non hanno il cervello.
Ritengo molto importante porre l’accento sul concetto di
pianta priva di cervello. Se teniamo a mente che una pianta non
ha un cervello, ne consegue che qualsiasi descrizione antropo
morfica è già gravemente minata nelle sue fondamenta. Possia
* Con il termine imagìng si intende qualsiasi tecnica di indagine diagnostica,
come la radiografia o l’ecografia, che consenta di analizzare parte di un or
ganismo non visibile dall’esterno. [NdT]
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