Page 102 - Quel che una pianta sa
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QUEL CHE UNA PIANTA SA


              nostre orecchie -  sono più pesanti delle altre parti della cellula
              e cadono sul fondo delle cellule della cuffia.* Quando una radi­
              ce è collocata sul fianco, gli statoliti cadono verso il nuovo fon­
              do della cellula, proprio come le palline scorrerebbero verso
              il fondo di un barattolo coricato su un fianco. Non sorprende
              che l’unico tessuto aereo della pianta a contenere statoliti sia
              l’endodermide. Proprio come nella cuffia della radice, quan­
              do una pianta si trova su un fianco, gli statoliti dell’endoderma
              cadono su quello che era il lato della cellula e questa parte di­
              venta ora il nuovo fondo della pianta. Le modalità con le quali
              gli statoliti reagivano alla gravità hanno condotto i ricercatori a
              proporre che essi siano effettivamente i recettori della gravità.
                 Se gli statoliti sono i recettori della gravità,  allora il loro
              semplice spostamento dovrebbe essere sufficiente a spingere
              una pianta a modificare la propria direzione di crescita, come
              se fosse stata influenzata dalla gravità. Soltanto con l’avvento
              della genetica molecolare e, faccenda piuttosto interessante, del
              volo spaziale -  al quale arriverò fra un attimo -  gli scienziati
              sono stati in grado di condurre gli esperimenti che affrontava­
              no questa domanda.
                 Negli ultimi venti anni John Kiss e colleghi della Miami Uni­
              versity, in Ohio, hanno usato alcuni dei giocattoli più straordi­
              nari della scienza per determinare se a percepire la gravità in
              una pianta siano davvero gli statoliti. Usando un campo ma­
              gnetico ad alto gradiente che simulava la gravità,9 Kiss ha in­
              dotto gli statoliti a migrare lateralmente, come se avesse messo
              sul fianco le piante nelle quali si trovavano. In tale circostanza
              le radici cominciavano a piegarsi nella stessa direzione presa
              dagli statoliti: se questi ultimi si muovevano a destra, la radice
              si piegava verso destra; se si spostavano a sinistra, la radice si
              piegava verso sinistra. Questi risultati confermavano l’idea che
              è la posizione degli statoliti a dire a una pianta dove si trova il
              basso. Hanno anche condotto Kiss a predire che in assenza di
              gravità gli statoliti non sarebbero caduti nel fondo della cel­

              * Gli statoliti nelle piante superiori (fiorite) sono anche noti come amiloplasti,
              forme modificate di cloroplasti, che contengono amido invece di clorofilla.

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