Page 63 - Orto. Dal balcone al campo.
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catturare  l’attenzione  degli  insetti.  Tra  gli  elementi  caratteristici  delle  Umbrelliferae  c’è  il
      fusto, che generalmente si presenta cavo con dei solchi lungo tutta la sua lunghezza.

         Tra  di  loro  sono  abbastanza  riconoscibili,  ma  vedendo  i  nomi  comuni  difficilmente  si

      sarebbe  detto  che  siano  della  stessa  famiglia.  Le  più  conosciute  sono:  il  finocchio,  il
      prezzemolo, il sedano, l’angelica, l’aneto.





      Le piante spontanee utili



      La ricchezza di ciò che abbiamo intorno spesso è invisibile agli occhi. È paradossale pensare
      che  probabilmente  più  della  metà  delle  piante  selvatiche  che  estirperemo  per  far  posto  al

      nostro orto è commestibile. La dura realtà è che non conosciamo le erbe selvatiche che ci

      circondano. Immagino spesso una scena post apocalittica, dove le tecnologie scompaiono e
      noi ci ritroviamo catapultati in un mondo in cui dobbiamo cavarcela da soli: riusciremmo mai

      a nutrirci delle erbe che raccogliamo? I nostri nonni forse sì, ma noi? Il nostro patrimonio di

      conoscenze sulle piante selvatiche è per gran parte costituito da informazioni orali, un sapere
      spesso  tramandato,  fatto  di  esperienza,  a  volte  di  una  saggezza  popolare  legata  anche  alla

      tradizione locale, che costruisce una cultura e un’identità territoriale importante, una ricchezza
      inestimabile  che  non  dovrebbe  essere  perduta.  Le  nuove  generazioni  dovrebbero  farsi

      raccontare da nonni e nonne quello che sanno sulle erbe selvatiche, dovrebbero ereditarne la

      memoria. Ciò che, poco a poco, stiamo perdendo è anche la cultura e la tradizione delle ricette
      tipiche che hanno le erbe selvatiche tra i loro ingredienti. Coltivare l’orto può essere, quindi,

      anche  un’occasione  per  recuperare  questo  tipo  di  memorie  e  rinsaldare  il  rapporto  con  il
      nostro  ambiente.  Si  potrebbe  dire,  con  molta  leggerezza,  che  è  un’occasione  per  diventare

      ecologisti della forchetta.

         Ma  soprattutto,  riconoscere  le  erbe  selvatiche  salverà  noi  ortisti  dalle  fatiche  e  ci  farà
      risparmiare  tempo,  a  volte  anche  a  beneficio  del  nostro  raccolto.  Ci  aiuterà  a  progettare

      meglio l’orto e ci permetterà di prendere delle decisioni coscienziose.



      Perché sono utili?
      Le  piante  spontanee  coprono  il  suolo  e  lo  proteggono,  lo  rendono  ricco  di  humus,  fertile.

      Ospitano gli insetti antagonisti dei parassiti dell’orto. Ci danno materiale utile per pacciamare
      (mulching).  Sono  ottime  da  mangiare  e  non  sono  molto  esigenti.  Se  curate  bene  e  con

      attenzione,  riescono  a  contrastare  le  infestanti  più  aggressive.  Sono  una  meraviglia  per  gli

      occhi, hanno fioriture abbondanti e inusuali, danno quel tocco di allegria e naturalità che ci fa
      stare  meglio.  Soprattutto  sul  balcone,  avere  angoli  dedicati  alle  erbe  selvatiche  potrebbe
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