Page 35 - Orto. Dal balcone al campo.
P. 35
nutritive dal suolo, che viene in un certo modo impoverito. Se vogliamo mantenerne la
fertilità, dobbiamo integrare questa perdita e, quando possibile, riconsegnare al suolo tutto ciò
che possiamo restituire, in termini di resti organici. Quindi, se vogliamo concimare il suolo,
sarà necessario mantenerne tutta la fauna e la flora, ovvero l’Edafon, in un buono stato di
attività vitale.
Personalmente ho avuto l’occasione di vedere come poter chiudere il ciclo e rendere fertile
un suolo a costo zero, senza grande fatica, in una cascina vicino a Milano, dove un mio amico
ha installato un sistema geniale di allevamento e coltivazione in armonia, ottenendo il miglior
risultato possibile. Quando gli orti non vengono coltivati, sul campo a riposo viene messo un
pollaio, recintato momentaneamente con delimitazioni mobili. Le galline razzolano felici,
mangiano tutte le erbe infestanti con un’efficienza micidiale, senza dar loro nemmeno il tempo
di fare le prime fioriture. In questo modo, il campo è sgombro dalle erbe indesiderate e,
soprattutto, concimato. Ecco chiuso il ciclo naturale degli elementi, come si dice dalle parti
dove l’agricoltura la fa da padrone: tanta resa, poca spesa! La cosa eccezionale è che tutti
possono adottare questo metodo anche per piccole superfici e la costruzione di un pollaio
mobile è relativamente semplice. Per dirla con le splendide parole di un famoso autore,
passato alla storia come il padre dell’autosufficienza, John Seymour: «Non vi sono dubbi,
come sa ogni agricoltore con un po’ di esperienza, che esiste una potente magia la quale
trasforma i residui vegetali in un concime di straordinario valore, facendoli passare attraverso
l’apparato digerente di un animale. Quando ci si rende conto che animali e vegetali si sono
evoluti contemporaneamente sulla nostra Terra, forse la cosa non sorprende più. […] Perfino i
gas, inspirati da questi due diversi ordini di esseri viventi, sembrano essere complementari: le
piante assorbono anidride carbonica ed emettono ossigeno, gli animali fanno esattamente il
contrario».
Concimi e ammendanti
Per entrare nel vivo della questione della fertilità del suolo, è importante distinguere tra
concimi e ammendanti. I primi apportano sostanze nutritive e ricostituiscono gli elementi di
cui il suolo ha bisogno per essere sufficientemente fertile per nutrire al meglio le piante. I
secondi forniscono componenti organici che vengono decomposti lentamente e migliorano la
struttura del suolo, perché arricchiscono la parte minerale di nuova sostanza vitale per gli
organismi. Inoltre, controllano la disponibilità di acqua. Vanno ad arricchire l’humus e, in
generale, la sostanza organica che è la vera e propria spugna del suolo. Perciò sono molto utili
in caso di terreni argillosi e limosi, che come abbiamo visto hanno problemi di «ritenzione
idrica» e, soprattutto, sono difficili da lavorare.