Page 29 - Orto. Dal balcone al campo.
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strato  di  copertura:  è  composto  da  residui  organici  di  ogni  genere  (foglie,  animali
               morti ecc.), è il più importante perché protegge il suolo;

               strato di decomposizione: è il primissimo strato di suolo, raggiunge i 5 cm di spessore,

               è ricchissimo di vita e accoglie la biodiversità del suolo;
               strato umico: è lo strato dove prende vita l’humus, solitamente, alle nostre latitudini,

               entro i primi 10-15 cm di suolo. Vi abitano le radici superficiali delle piante ed è la
               zona in assoluto più ricca di nutrimento;

               strato minerale: è la parte caratterizzata soprattutto dal minerale disgregato, può avere

               uno spessore anche superiore ai 50 cm;
               roccia  madre:  è  la  roccia  da  cui  si  forma  il  suolo  con  il  suo  lungo  processo  di

               alterazione e disgregazione.


      Se  andate  a  fare  una  passeggiata  fuori  città,  noterete  che  il  suolo  non  è  mai  scoperto.

      Immaginatela così: la terra nuda è come una ferita. È più attaccabile dagli agenti atmosferici e

      di conseguenza diventa facile preda di malanni, si impoverisce, diminuisce la quantità di vita
      presente nel primo strato umico, perde velocemente acqua, si può rovinare fino allo stadio

      terminale, ovvero l’erosione.

         Nel  nostro  orto  dovremo  perciò  ricreare  con  materiali  vegetali  naturali  uno  strato  di
      copertura molto simile a quello del suolo in natura.





      Proteggere il suolo



      Osservando  il  sottobosco,  ci  rendiamo  conto  che  la  natura  non  butta  via  nulla.  Gli  alberi
      perdono le foglie, così come i rami vecchi, che cadono a terra e diventano parte del terreno, in

      un lungo processo di decomposizione che porta alla formazione del terriccio fertile da cui

      nasceranno  nuove  piante,  e  alla  chiusura  di  un  ciclo.  Osservando  le  piante  di  un  bosco,  si
      noterà che sono in salute, rigogliose, senza che nessuno le concimi.

         Nell’orto  generalmente  accade  il  contrario:  estirpiamo  le  erbe  infestanti,  asportiamo  gli

      ortaggi e tendiamo a mantenere la terra nuda, in balia degli agenti atmosferici come vento,
      pioggia battente, ghiaccio ecc. Tutto questo riduce enormemente la fertilità, portando anche le

      piante a indebolirsi, perché non beneficiano più di quel complesso di nutrienti che i nostri
      semplici  concimi  non  possono  sostituire.  Anche  per  questa  ragione  le  piante  tendono  ad

      ammalarsi con più frequenza e a necessitare di concimazione. La soluzione sta nell’imitare la

      natura, proteggendo il suolo e chiudendo il ciclo della materia.
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