Page 160 - Via Crucis
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Pell: Mi sembra, Eminenza, che una cosa deve essere chiara: un’approvazione ad interim per tre mesi sarebbe non
soltanto utile ma necessaria, perché la vita deve continuare…
Versaldi: Io proporrei di vedere questo foglio separato che è stato consegnato, che è la modifica del bilancio non
approvato, rispetto alla lettera che la segreteria di Stato ha mandato con i criteri che il papa ha dato per la riduzione
dei costi del personale. Se potessimo, suggerimento di Cipriani, dare un parere possibilmente di approvazione per dire
che il bilancio preventivo non approvato, che prevedeva 25 milioni di debiti, è stato rivisto, con una diminuzione di 10
milioni, e quindi è ridotto a 15, provvisoriamente può essere mantenuto, con i criteri della segreteria di Stato.
Pell: Mi sembra che in questi tre mesi non ci devono essere cambiamenti radicali. Questi suggerimenti sono ottimi,
saranno un grande aiuto, ma per il momento mi sembra che si debba cambiare ben poco, quasi niente finché insieme
possiamo assicurarci dove siamo. Non vogliamo grandi rivoluzioni nei prossimi tre mesi, vogliamo piano piano studiare
questo…
Calcagno: Sì grazie. Intanto assicuro a Sua Eminenza che la nostra collaborazione sarà piena come abbiamo fatto
con le visite di Promontory e con Cosea nei mesi passati. Detto questo, penso che il bilancio per l’attività ordinaria
della Santa sede, se viene approvato oggi, dovrebbe avere una validità non tanto per il fatto che l’Apsa continua a
esistere o non continua a esistere, ma per il fatto che la Santa sede deve poter andare avanti. Quindi la nuova
struttura, di cui lei è presidente, certamente dovrà fare tutte le sue manovre, proposte…
Battuta ironica di un cardinale: … Manovre…
Calcagno: … variazioni. Ma come base fondamentale secondo me il bilancio deve essere indicato come valido in
prospettiva per l’anno in corso, perché è già cominciato l’anno!
Pell: […] Non siamo in una posizione oggi per approvare qualcosa per un anno. Ma qualcosa ad interim sì […].
Vallini: Noi eravamo rimasti al testo che era stato letto nella commissione dei quindici, in cui si afferma la necessità
di stabilire una Segreteria per l’economia della Santa sede. Stamattina il santo padre ci dice che la cosa è varata,
addirittura è già nominato il responsabile e questa è una cosa buona […] ma ci sarà un tempo maggiore per dotarsi il
dicastero di strumenti che oggi almeno noi non conosciamo, […] a meno che il cardinale Pell non ci dica che tutto
questo lavoro è stato già fatto e come tale con il chirografo del santo padre motu proprio venga fuori anche uno
statuto che regoli le competenze di questo organismo nuovo che apprendiamo stamattina.
Meisner: Egregi confratelli, innanzitutto un augurio al cardinale Pell; si siede insieme (a noi, nda) ormai da molti
anni e abbiamo sudato e sono contento che siamo giunti a una nuova soluzione. La strada da Sydney a Roma non
deve essere una Via Crucis, ma piuttosto una Via Triumphalis. Ora, la mia semplice domanda: ci sono stati dunque
sottoposti, come sempre quando ci riuniamo qui, i bilanci della Santa sede e del Vaticano, ma questa volta un bilancio
nuovamente rielaborato. E desidero domandare: il nostro lavoro però oggi – e domani – non è di discutere sul nuovo
dicastero, ma dobbiamo discutere su questi bilanci e in seguito si dovrebbero trarre le conseguenze… e mi sento
sovraccaricato, se ora devo discutere sul nuovo dicastero, quando non abbiamo alcun documento e il santo padre ne
ha parlato per la prima volta. Noi dovremmo in realtà attenerci a questo piccolo lavoro: che esaminiamo al
microscopio i bilanci della Santa sede e del Vaticano e bensì i bilanci ridelineati e provvisori (cioè i bilanci rielaborati e
ancora provvisori, nda). Grazie.
Pell scandisce i punti del motu proprio, cioè l’atto papale che istituisce il nuovo
organismo e che riprende le parole del Vangelo di Luca, Fidelis dispensator et
prudens:
Come l’amministratore fedele e prudente ha il compito di curare attentamente quanto gli è stato affidato, così la
Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni, alla luce della sua missione
di evangelizzazione e con particolare premura verso i bisognosi.
In special modo, la gestione dei settori economico e finanziario della Santa sede è intimamente legata alla sua
specifica missione, non solo al servizio del ministero universale del santo padre, ma anche in relazione al bene
comune, nella prospettiva dello sviluppo integrale della persona umana.
Il compito del nuovo dicastero è quindi complesso e articolato: la Segreteria si
occuperà di programmazione finanziaria e dovrà d’ora in poi predisporre il bilancio.
Dovrà sorvegliare la gestione economica e vigilare sulle strutture amministrative,
finanziarie e sulle attività delle istituzioni della Santa sede e della Città del Vaticano.
Si tratta di competenze finora gestite dalla segreteria di Stato, che d’ora in poi si