Page 158 - Via Crucis
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Un eccezionale documento segreto

          Ecco alcuni passaggi di questo incontro decisivo e storico, che abbiamo avuto modo di
          ascoltare in esclusiva. Un eccezionale documento audio, qui trascritto, che ci permette
          di entrare per la prima volta nel concilio segreto dei cardinali che meglio conoscono le

          questioni economiche della Chiesa.

            Parolin: Grazie veramente. Il santo padre ha annunciato e fatto gli auguri al cardinal Pell, ci associamo al papa per
            felicitarlo per questa nomina, anche se significa, come ha detto il papa, una deminutio; comunque ha accettato, in
            spirito di servizio, l’esercizio di questa nuova responsabilità.
            Domanda di un cardinale: Questo (nuovo dicastero, nda) viene reso pubblico subito o ancora non è pubblico?
            Parolin: Non è pubblico, mi diceva il papa, anch’io non lo sapevo. Ha detto anche qui che ha già firmato il motu
            proprio che istituisce questo nuovo organismo, immagino che si renderà pubblico nei prossimi giorni. Forse il cardinal
            Pell sa qualcosa di più…
            Battuta ironica sottovoce di un cardinale: … Eh eh eh… Pell sa tutto… (risata).
            Pell: Mi sembra che sarà reso pubblico forse oggi o domani. Visto che si è già annunciato che è stato fatto, come
            tutti noi sappiamo si potrebbe dire già pubblico… Ma l’annuncio ufficiale il santo padre mi ha detto oggi o domani
            verrà pubblicato su «L’Osservatore» e poi andremo avanti.
            Parolin: Grazie. Penso sarà domani perché ci vuole almeno un giorno per tutte le procedure, però il papa mi ha detto
            che ha mandato oggi in ufficio il chirografo (l’atto ufficiale che istituisce la nuova Segreteria, nda). Adesso ci vorrà
            un minimo di tempo per processarlo, per mandarlo su in prima sezione (della segreteria di Stato, nda) e per preparare
            il comunicato stampa eccetera […].
            Battuta ironica di un cardinale: Meglio oggi… sennò stasera Tornielli dirà già tutto (Andrea Tornielli, vaticanista
            italiano ben informato del quotidiano «La Stampa», nda).
            Pell:  Sì,  certamente  meglio  oggi.  Un press  release   (comunicato  stampa, nda)  è  già  preparato,  adesso  siamo  un
            mondo  nuovo,  c’è  tutta  la  collaborazione,  ma  questo press  release   va  fuori  di  questo  dicastero  (sta  per  uscire  il
            comunicato stampa che annuncia la creazione di questo dicastero, nda) […].
            Parolin: Va bene, non ci sono problemi. Però devo almeno assentarmi per assicurare che le cose vadano avanti,
            perché  immagino  che  sarà  lì  che  aspetta  sul  mio  tavolo. Adesso  magari,  se  mi  permettete,  mentre  presentate  il
            bilancio,  vado  a  dare  un’occhiata…  visto  che  c’è  questa…  questa  premura.  Mi  domando  se  la  nostra  riunione
            continua adesso…
            Voci sovrapposte di cardinali: No… No.
            Parolin: …  O se a questo punto possiamo anche ritenere concluso il nostro lavoro per questa volta e poi…  Era
            questa anche la domanda che volevo fare. Se avete qualche considerazione...
            Pell: Grazie tante Eminenza, mi sembra che non serva a molto continuare adesso, ma credo che dobbiamo definire
            delle  politiche  (prioritarie, nda)  almeno  per  i  prossimi  due  tre  mesi.  Io  suggerisco  che  alcune  norme  che  sono  in
            vigore adesso rimangano e speriamo che ci sarà un incontro di questo nuovo Consiglio, composto da cardinali vescovi
            e laici, prima dell’estate, in giugno o luglio. Questo Consiglio deve essere costituito e il santo padre è pronto a fare il
            più presto possibile, mi sembrerebbe opportuno che le cose rimanessero come sono adesso fino a quel punto, ma
            sono aperto a suggerimenti.

          I  cardinali  sono  disorientati,  la  situazione  s’ingarbuglia.  Se  il  papa  sopprime  il
          Consiglio speciale dei quindici, che ne sarà di quei tormentati bilanci preventivi che,
          una volta revisionati, devono essere approvati con urgenza? Il rischio è che tutto resti

          bloccato. Da una parte, infatti, il nuovo dicastero scompagina gli assetti di tutti gli altri
          enti, dall’altra il consiglio chiamato ad approvare i budget per il 2014 decade e quindi
          è privo di poteri e prerogative. Eppure, la vita economica e finanziaria della Santa sede
          deve  andare  avanti:  vanno  approvati  lavori  edili,  stabilite  forniture,  riconsiderate

          consulenze. Come muoversi? E, soprattutto, ora chi decide?
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