Page 156 - Via Crucis
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restituire all’altro il male che ci ha fatto, ma dobbiamo sforzarci di fare il bene».

            Il messaggio di pace vuole stemperare le tensioni e introdurre la clamorosa mossa che
          proprio  l’indomani,  il  24  febbraio,  il  papa  comunicherà  al  Consiglio  dei  quindici,
          l’organismo creato da Giovanni Paolo II per esaminare i bilanci vaticani. Terminato il

          concistoro, i cardinali del consiglio dovranno trattenersi a Roma per discutere i budget
          per  il  2014  bloccati  dai  revisori.  La  situazione  è  delicata:  i  conti  sono  stati  appena
          rivisti, il papa in persona ha tagliato consulenze e ha congelato le assunzioni per ridurre
          i costi del personale. Se i porporati adesso non approveranno i bilanci, l’intera attività
          della Santa sede rischia di andare in stallo. I cardinali conoscono bene la situazione ma

          non tutti sanno che sta per nascere un nuovo superdicastero e che loro stessi saranno
          messi da parte. Una novità assoluta preparata da Bergoglio, sui binari indicati da Cosea
          e dal C8.

            La  riunione  riservata  del  24  febbraio  è  di  quelle  che  entreranno  nella  storia  della
          Chiesa. Eccezionalmente abbiamo avuto visione della documentazione. Dopo decenni
          di stasi, si annuncia la più importante riforma del pontificato e della curia mai vista.
          Per  trovare  un  precedente  di  analoga  portata  bisogna  risalire  al  1988,  con  la
          costituzione  apostolica Pastor  Bonus  di  Giovanni  Paolo  II,  che  disegnò  la  nuova

          struttura dello Stato. Nel frattempo è in corso di stesura la nuova costituzione, che la
          sostituirà a partire dall’inverno del 2015-16.
            Nella sala, già seduti, i porporati sono in attesa di conoscere le novità annunciate da

          Francesco.  Tra  gli  altri,  del  Consiglio  dei  quindici  fanno  parte  Joachim  Meisner,
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          all’epoca arcivescovo dell’arcidiocesi di  Colonia;  il francese  Jean-Pierre  Bernard
          Ricard,  arcivescovo  di  Bordeaux;  Antonio  María  Rouco  Varela,  arcivescovo  di
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          Madrid;   Francis  Eugene  George,  all’epoca  arcivescovo  metropolita  di  Chicago;                 118
          l’arcivescovo  metropolita  di  Milano,  Angelo  Scola;  l’australiano  George  Pell;  il
          vicario  del  papa  per  la  diocesi  di  Roma, Agostino  Vallini,  e  il  cardinale  brasiliano

          Odilo Pedro Scherer.     119
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