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di rilievo. In pratica, l’unico edificio ancora libero in tutto lo Stato.

Della logistica, invece, si occuperà Xuereb, che chiede a Calcagno e a monsignor
Fernando Vérgez Alzaga, segretario del Governatorato, di ordinare «20 computer, 6
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stampanti, 21 telefoni fissi, un altoparlante per ricevere e fare chiamate» in modo che
siano subito operative tutte le postazioni distribuite su quattro piani e i relativi
collegamenti internet. Non solo. Xuereb chiede che negli uffici più importanti siano
presenti anche delle macchine distruggi-documenti per garantire la riservatezza delle
pratiche più delicate.

Nell’agenda del 2014 sono fissati quattro importanti appuntamenti del nuovo
Consiglio: il primo è il 2 maggio nella Sala Bologna del palazzo apostolico, poi altri a
luglio, settembre e dicembre. Già dalla disposizione dei posti della prima riunione si

percepisce il cambiamento. Religiosi e laici si alternano: una dimostrazione visiva di
come viene distribuito il potere. Ma sarà davvero così? Purtroppo no, la comunità
scelta da Francesco formata da personalità forti, con identità e culture diverse e
disomogenee, è sempre più attraversata da veleni, maldicenze e trappole. E il suo
progetto iniziale sarà, mese dopo mese, ridimensionato.