Page 129 - Via Crucis
P. 129

rimasto impressionato da questi segnali. L’occasione si presenta poche settimane dopo.

          In un’intervista fa esplicito riferimento ai discussi personaggi riemersi dal passato:

            Questo cambiamento era stato richiesto dai cardinali nelle Congregazioni che hanno preceduto il conclave. I cardinali
            un  anno  fa  hanno  detto  «Basta».  Basta  con  questi  scandali.  […]  Procedo  con  perseveranza. Nunc  coepimus.
            Abbiamo appena cominciato. Andremo avanti. Dobbiamo ancora migliorare. Ma una cosa è certa: basta con Calvi e
            Sindona, basta con sorprese che apprendiamo sui giornali. […] Ci vuole trasparenza finanziaria, professionalità (cioè
                                       93
            modernità nei metodi) e onestà.

          Qualche  osservatore  in  curia  giudica  il  riferimento  a  Sindona  e  a  Calvi  del  tutto
          estemporaneo, forse perché non conosce la storia del misterioso plico con le lettere del
          faccendiere siciliano recapitato in Prefettura. Per evitare possibili scandali sui giornali,
          il  fatto  non  viene  reso  pubblico,  come  gran  parte  delle  storie  controverse  che  si

          consumano nei palazzi del Vaticano. Di tutta questa vicenda è filtrata solo la notizia dei
          misteriosi  furti  notturni  nel  palazzo  delle  Congregazioni.  La  storia  del  plico  deve
          rimanere top secret: le carte di Sindona potrebbero accendere l’attenzione dei media in

          modo incontrollabile.
            Per capire che cosa abbia davvero scatenato questa guerra senza esclusione di colpi
          occorre  fare  un  passo  indietro  e  raccontare  quello  che  è  accaduto  solo  pochi  mesi
          prima,  proprio  mentre  le  indagini  della  commissione  sono  a  pieno  regime  e
          raggiungono, come abbiamo visto, ogni angolo della curia.

            Sono  settimane  cruciali,  che  determineranno  la  definitiva  spaccatura  tra  i  più  alti
          rappresentanti  del  Vaticano.  Alle  indagini  di  Cosea,  dall’autunno  del  2013,  si
          aggiungono gli interventi concreti per riformare lo Stato del Vaticano. Per cambiarlo

          nei suoi dicasteri, nelle leggi e nei regolamenti che lo governano, indicando nuovi ruoli,
          responsabilità  e  gerarchie.  La  «rivoluzione  evangelica»  della  curia  voluta  da
          Francesco  –  per  ripetere  le  parole  del  suo  amico  uruguayano  Guzmán  Carriquiry
                  94
          Lecour  – a un certo punto rischia di implodere. Troppa tensione, troppe situazioni che
          infiammano quel piccolo mondo. Un mondo che per volere del Vangelo e di Francesco
          dovrebbe essere di pace, misericordia e povertà ma che, invece, rischia di allontanarsi
          sempre più dal dettame pastorale e teologico.
   124   125   126   127   128   129   130   131   132   133   134