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«Il Vaticano rischia l’estinzione»

          L’obiettivo di Francesco è riportare la Santa sede ai dettami del Vangelo in ogni settore
          del  Vaticano:  da  quello  finanziario  a  quello  gestionale  e  amministrativo.  Anche
          l’assistenza sanitaria e le pensioni vanno ripensate con questi criteri.  La riforma del

          sistema pensionistico non va quindi studiata in autonomia ma legata a un nuovo modello
          di rapporto tra lavoratore e Santa sede. È quindi necessario rivedere funzioni e ruolo
          dell’ufficio del lavoro già istituito, mettendo in asse e razionalizzando tre punti chiave:

          risorse  umane,  previdenza  e  assistenza  sanitaria.  Lo  si  capisce  bene  in  questo
          memorandum  di  Cosea  di  fine  ottobre  2013,  che  prevede  la  creazione  di  un  nuovo
          ufficio strategico che gestisca tutte le pratiche dei lavoratori. Il documento sembra la
          bozza di un intervento scritto in prima persona e per la firma addirittura del pontefice.
            Già il titolo è illuminante, Pontificum cura:


            La sollecitudine dei pontefici verso tutti i collaboratori è stata sempre una caratteristica peculiare del governo della
            sede  apostolica.  Nei  tempi  recenti  sono  stati  assunti  molteplici  provvedimenti  per  rendere  sempre  più  sereno  e
            proficuo il loro servizio. Nel 1988, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus (cfr. art. 36), fu istituito l’ufficio del
            Lavoro della sede apostolica […]. Dal 1993 diventò operativo il Fondo pensioni che unificava, per tutti i dipendenti
            vaticani, il centro gestionale del trattamento di fine rapporto e l’erogazione dell’assegno di pensione.
            Nel corso degli anni è stato reso sempre più adeguato il Fondo di assistenza sanitaria che eroga servizi di buon livello,
            permettendo  un’assistenza  sanitaria  che,  pur  sempre  migliorabile  in  presenza  di  adeguate  risorse,  non  ha  nulla  da
            invidiare come tempestività e copertura farmacologica a quella dei cittadini di molti dei paesi più sviluppati a livello
            economico.
            In tempi più recenti [...] è stata costituita, presso la segreteria di Stato, una commissione per disciplinare e rendere
            sempre più omogenee e trasparenti le procedure per le nuove assunzioni di personale laico.  Da ultimo non vanno
            sottaciuti  i  non  infrequenti  adeguamenti  del  salario-base,  nonché,  in  modo  tutto  speciale,  va  considerato  il  tuttora
            operante sistema di incrementi automatici della retribuzione. Tale sistema, adottato in passato da vari paesi, a causa
            della crisi economica in atto è stato da tempo disattivato quasi ovunque. Analogamente, anche in ordinamenti statali a
            noi vicini, sono stati profondamente modificati i criteri di quantificazione dell’assegno di pensione.
            La Provvidenza del Padre ha sempre assicurato alla Santa Chiesa i mezzi necessari per lo svolgimento dei propri
            compiti: mezzi spirituali e mezzi materiali. Questo ci rende sereni, ma deve impegnare tutti a usare tali mezzi secondo
            la lettera e lo spirito del Vangelo. In particolare i mezzi materiali, che attraverso la carità dei fedeli di tutto il mondo
            giungono a questa sede apostolica, devono essere indirizzati allo scopo primario per cui sono dati; non debbono quindi
            essere distolti dal loro fine immediato, sprecati o utilizzati in modo comunque inadeguato.
            Di tutti i doni ricevuti ci sarà chiesto conto secondo quanto il Vangelo ci indica e ci sollecita a valutare. A maggior
            ragione, in una condizione di profonda crisi economica come l’attuale, che crea tante ansie e pone tanti problemi
            materiali  e  spirituali  ai  popoli  coinvolti,  desidero  contribuire  alla  serenità  di  tutti  coloro  che,  a  qualunque  titolo,
            collaborano al servizio del Vescovo di Roma per la Chiesa Universale.
            Pertanto, allo scopo di realizzare un uso corretto dei beni materiali e in attesa del contributo che la commissione degli
            otto  cardinali  darà  per  la  realizzazione  della  più  ampia  riforma  della  curia  romana,  ho  ritenuto  opportuno  iniziare
            gradualmente a provvedere in tal senso, in modo da assicurare anche per il futuro quelle risorse economiche che
            rendano possibili, per tutti i dipendenti, la stabilità del posto di lavoro, la corresponsione di un equo salario, un servizio
            di  cure  mediche  adeguato,  nonché  una  congrua  assegnazione  economica  che  aiuti  a  vivere  dignitosamente  dopo
            l’uscita dalla vita lavorativa.

          Sono parole importanti perché anticipano di fatto la riforma della curia romana in uno

          degli snodi chiave, appunto quello che riguarda il rapporto con i dipendenti. Ridefinire
          l’equilibrio tra potere temporale e potere religioso e saperlo tradurre nell’impalcatura
          di un nuovo Stato: è questa la scommessa di Francesco.
            In  particolare,  dall’attività  d’indagine  svolta  emerge  con  chiarezza,  come  già
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