Page 115 - Via Crucis
P. 115
fondamentale per evitare reazioni imprevedibili da parte dei dipendenti della Santa
sede. Reazioni che andrebbero a creare un effetto domino con ripercussioni sui media
incontrollate e destabilizzanti.
A fine settembre la squadra di Wyman, elaborando i dati raccolti nei diversi dicasteri
vaticani, è in grado di offrire una prima valutazione e stila un documento top secret
inviato sabato 11 ottobre in busta sigillata a Zahra, presidente della commissione
Cosea, e al consigliere Messemer, delegato a seguire questo specifico progetto.
L’indomani è una domenica di relativa quiete. I consiglieri di Cosea s’incontrano di
buon mattino per la terza volta. Dopo un breve caffè e i saluti, Messemer e Zahra non
nascondono il desiderio di condividere con tutti le informazioni ricevute. La relazione
di Wyman offre una fotografia nitida della situazione, da far impallidire tutti i
consiglieri riuniti a Santa Marta. Un disagio profondo che emerge con chiarezza nelle
poche righe del resoconto sintetico della riunione:
La società di consulenza incaricata Oliver Wyman ha già presentato in data 11 ottobre un primo report sui dati che
ha acquisito da circa quaranta uffici vaticani. Ora si focalizzerà prioritariamente sul Fondo pensioni, che già a una
prima lettura mostra una forte esposizione al rischio, estremamente preoccupante.
Infatti, le prime indicazioni riportano un deficit di gran lunga superiore a quello
ipotizzato in primavera, confrontando i dati disponibili con le relazioni preparate negli
anni passati. La cifra ufficiosa che rimbalza nei corridoi schizza a livelli inverosimili:
il deficit sarebbe lievitato a mezzo miliardo. La proiezione si rivelerà fin troppo
ottimistica.