Page 93 - Peccato originale
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prelati,  istituti  religiosi,  congregazioni,  allignava  un
                mondo occulto tra conti e sottoconti, un sistema fognario

                e finanziario di riciclaggio utilizzato da chi voleva tenere i
                soldi lontano da occhi indiscreti. Spulciando tra i clienti si

                scoprono  anche  nomi  sorprendenti.  Erano  altri  anni
                rispetto  a  oggi:  le  norme  antiriciclaggio  erano  blande  in
                Italia  e  inesistenti  nella  Città  del  Vaticano.  De  Bonis

                amava portare attori e attrici allo Ior, stringendo rapporti
                e  amicizie  con  star  come  Alberto  Sordi  e  Sophia  Loren,

                solo per indicare alcuni tra i volti più famosi avvistati nel
                torrione  della  banca.  Erano  semplici  amici  personali  del
                monsignore o alcuni di loro godevano anche del lusso di

                un conto corrente speciale?





                    Attori e politici: un conto allo Ior non si nega a

                                                     nessuno



                Una  prima  clamorosa  risposta  arriva  dai  fogli  di  cassa

                della banca che ho raccolto ed esaminato per questo libro.
                Bonifico con data 19 gennaio 1977: dalla Marine Midland

                Bank di Londra viene accreditata, in sterline, una somma
                rilevante, oltre 615.000 euro di oggi. È destinata al conto

                numero  051  3  02113R.  Il  foglio  di  cassa  dell’operazione
                riserva  una  sorpresa  inaspettata,  indicando  come

                intestatario del conto corrente uno degli attori più famosi
                del  teatro  italiano  del  Novecento,  e  uno  degli  artisti  più
                impegnati  nel  sociale:  Eduardo  De  Filippo.  Anche  lui

                poteva contare su un deposito allo Ior. Grazie all’amicizia
                coltivata  con  monsignor  De  Bonis.  Sarà  proprio  uno  dei

                fratelli  del  sacerdote,  Mario  de  Bonis,  a  raccontare  con
                enfasi il legame tra il prelato e l’attore:


                     Donato, uno dei miei nove fratelli […], con tre lauree al suo attivo, di
                     cui  una  in  teologia,  e  quattro  lingue  parlate,  frequentava  il  grande
                     commediografo,  cui  lo  legavano  sentimenti  di  affettuosa  stima  e


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