Page 88 - Peccato originale
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monsignore era invece parte di un sistema diffuso e ben
radicato, fuori ma anche dentro le mura. Tra cardinali, alti
prelati e diverse figure di primissimo piano nella curia. 1
Sul cartellino allo Ior, il nome e cognome della firmataria
del conto corrente delle missionarie della carità era
indicato per esteso: Anjezë Gonxe Bojaxhiu.
Indubbiamente una delle persone più famose al mondo,
ma in pochi conoscono il nome di battesimo di questa
suora albanese di origini kosovare. Per tutti Anjezë è
semplicemente madre Teresa di Calcutta. Fino al
dicembre del 1964 era una suora sconosciuta fuori dai
confini dell’India. Fu Paolo VI a indicarla al mondo intero
quando, a conclusione del viaggio proprio nel paese
asiatico, chiese pubblicamente che fosse donata a madre
Teresa l’auto decappottabile bianca che aveva usato
durante la visita che si avviava a concludersi. Così, la fama
di questa piccola donna straordinaria iniziò a crescere a
dismisura. Nel 1979 le sue opere infaticabili tra le vittime
della povertà in India le fecero vincere il Nobel per la pace.
Nel 2016 papa Francesco l’ha nominata santa. A ormai
ben vent’anni dalla morte, ancora oggi madre Teresa
risulta essere la suora più amata di tutto il pianeta. Grazie
alla totale abnegazione che ha dedicato ai poveri, tutti i
giorni riceveva offerte da ogni angolo del mondo. Le
somme finivano investite in progetti umanitari o
andavano ad alimentare i conti, presso lo Ior, delle
missionarie della carità, l’istituto religioso che aveva
fondato nel 1948.
Madre Teresa detiene anche altri primati, tra questi
uno finora sconosciuto: negli anni della presidenza
Marcinkus, tra le pochissime donne clienti della banca
vaticana, lei era certamente diventata quella che
amministrava il conto di gran lunga più consistente.
Proprio in quegli anni la suora era l’unica ad avere potere
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