Page 83 - Peccato originale
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una decisione senza precedenti.                  27
                    Tra chi lo assisteva e collaborava con lui era noto che

                Luciani  avesse  qualche  problema  di  salute.  Proprio  il
                giorno  prima  della  morte,  dopo  l’udienza  generale  di

                mercoledì 28 settembre 1978, tra Giovanni Paolo I e suor
                Taffarel ci fu un drammatico dialogo. Suor Vincenza si era
                infatti accorta che le pieghe del viso del papa si erano fatte

                più profonde, le mani erano divenute più pesanti:


                     Suora: Santità, Mi pare che le sue mani si siano ingrossate.
                     Luciani: Non solo le mani, sorella, ma anche i piedi sono come due
                     pesi morti che tirano giù. Mi sento le ginocchia legate. È certo per la
                     stanchezza di questi giorni, ma passerà.
                     S.: Vuole che chiami il dottor Da Ros?
                     L.: No, no, non disturbiamo nessuno per un po’ di peso ai piedi, Da
                     Ros è stato qui sabato e mi ha detto che il cuore va bene.      28


                A questo racconto si integrano anche le testimonianze dei
                due  segretari  del  pontefice,  arrivate  però  solo  alla  fine

                degli anni Ottanta. Il 2 ottobre 1987, don Diego Lorenzi,
                intervistato da Enzo Tortora, affermò che il giorno prima

                della  morte  papa  Luciani  aveva  accusato  delle  fitte  al
                petto.  Un’indiscrezione  confermata  l’anno  seguente,

                quando  il  secondo  segretario,  monsignor  Magee,  in
                un’intervista  a  «30Giorni»,  affermò  che  quel  pomeriggio
                del  28  settembre  Giovanni  Paolo  I  aveva  avvertito  un

                dolore  al  petto,  delle  fitte  e  un  conseguente  senso  di
                oppressione.  Il  papa  avrebbe  chiesto  quindi  di  suor

                Vincenza, che gli somministrò «una di quelle pillole che si
                mettono  sotto  la  lingua».  Poi  Luciani  avrebbe  fatto  una

                battuta: «Mi sento bene, la medicina di suor Vincenza fa
                miracoli!».

                    Ricorda don Lorenzi:

                     Verso metà della cena [erano le 20.15 circa, nda] il papa accusò delle
                     fitte, alla nostra richiesta di convocare un medico rispose: «No, mi sta
                     passando,  mi  sta  passando».  Siccome  la  nostra  educazione  nel
                     rispettare i superiori, tanto più il papa, ci impediva di disobbedire, si è
                     ritenuto opportuno di non chiamare il medico. Fu un’omissione di cui
                     non  potemmo  valutare  la  gravità.  A  cena  ultimata  si  era  messo  in


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