Page 82 - Peccato originale
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medici  consigliava  l’autopsia.  I  cardinali,  nuovamente
                riuniti,  scartarono  a  larga  maggioranza  quest’ultimo

                suggerimento, ritenendo corretta la certificazione di morte
                per  infarto.  Così  vennero  autorizzati  i  funerali,  senza

                ulteriori verifiche e accertamenti.                26
                    Ma  sull’ipotesi  di  morte  naturale  del  pontefice  pesa
                un’ulteriore  contraddizione.  Nella  storia  del  Vaticano  lo

                stato  di  salute  del  papa  è  sempre  uno  dei  segreti  meglio
                protetti.  S’informano  i  fedeli  in  caso  di  ricovero,  di

                cambiamenti  nell’agenda  delle  visite  e  dei  viaggi,  ma
                difficilmente, anzi mai, si affrontano ufficialmente questi
                delicati aspetti personali. La cartella clinica del pontefice è

                gelosamente  custodita  nell’appartamento  pontificio  e
                nessuno può consultarla senza l’autorizzazione proprio del

                santo padre. Allora, come faceva il dottor Buzzonetti, che
                mai  aveva  visitato  Giovanni  Paolo  I,  a  diagnosticare  un

                infarto acuto del miocardo? L’unico che conosceva salute,
                fragilità e sofferenze del pontefice era infatti il suo medico

                curante, Da Ros. Lui però ha sempre affermato che il suo
                paziente  non  aveva  problemi  di  cuore,  né  di  diabete  e
                nemmeno  di  colesterolo.  Allora  è  davvero  credibile  la

                versione  della  morte  fornita  dal  Vaticano,  che  indica
                Luciani  sorridente  nel  letto  e  intento  a  leggere,  senza

                alcun segno tangibile di sofferenza sul volto, come invece è
                facilmente prevedibile aspettarsi dopo un infarto? Il volto

                sorridente  si  presterebbe  più  facilmente  allo  scenario  di
                un  decesso  sopraggiunto  a  seguito  di  avvelenamento:

                prima  un  assopimento  durante  la  lettura,  poi  il  coma  e
                infine  la  morte.  Un’ipotesi  che  giustificherebbe  anche  il
                motivo  per  cui  la  commissione  cardinalizia  si  oppose

                all’esame  autoptico  sul  corpo  di  Luciani,  lasciando  così
                aperto  un  altro  mistero.  Per  fugare  ogni  dubbio  non

                sarebbe  stato  meglio  disporre  l’autopsia?  «Non  si  fanno
                mai  ai  papi»  spiegano  in  curia.  Ma  la  vicenda  –
                obiettivamente – non aveva precedenti e forse richiedeva




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