Page 56 - Peccato originale
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meglio, dovrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere, visto che le
                     sue parole potrebbero essere «male interpretate». Monsignor Vergari,
                     il quale deve aver meditato a lungo su come rispondere in procura,
                     afferma di aver deciso di dire che lui era la guida spirituale di Enrico
                     De Pedis, determinando l’entusiasmo di don Ennio, il quale conferma
                     che tale dichiarazione bloccherebbe ogni possibile ulteriore domanda,
                     visto che come guida spirituale lui potrebbe opporre il segreto della
                     confessione.


                     Vergari: […] C’era una persona che io ho conosciuto, si chiama Enrico
                     De  Pedis…  badi  bene…  Enrico  De  Pedis…  battezzato  con  nome  di
                     Enrico! Poi c’è una persona… detto Renatino…
                     Appignanesi:  Eh  eh…  permetti  don…  ma  parlare  per  telefono…  te
                     pare… se ti hanno inquisito… come titolo di… dovuto… sta a vede’ che
                     ti mettono il telefono sotto controllo.
                     V.: Dice?
                     A.: … Noi non c’abbiamo niente da nascondere a nessuno!
                     V.:  No  no…  niente…  niente  da  nascondere?  Niente  da  nascondere!
                     Perché lei che dice continuiamo oppure non è il caso? Che dice don
                     E…?
                     A.: […] No, io dico, se ti hanno chiamato per la terza volta… Attento!
                     L’importante  è  poter  dire  sempre  le  stesse  cose!  […]  Perché  uno
                     diventa  credibile  all’interno…  Poi  ci  possono  essere  altri  che  ti
                     possono  consigliare  eventualmente,  perché  se  tu  dici  una  parola
                     giusta e onesta… Le interpretazioni sono dieci…
                     V.: Sì.
                     A.: E allora certe volte uno si avvale di… non volere dichiarare se è
                     colpevole e questo o quell’altro… fate le indagini, io non ho niente da
                     dire insomma… Ma non lo so, ecco… ascolto la tua domanda…!
                     V.: Io in fondo sono andato venticinque anni a Regina Coeli… ero un
                     po’,  diciamo…  una  guida  spirituale…  aiutante  cappellano,  diciamo,
                     no?  La  guida  spirituale  che  ha  continuato  per  alcuni  anni  anche
                     dopo… diciamo, no? […] allora si potrebbe dire che in fondo ero una
                     guida spirituale… no? […].
                     A.: Sì, ma su questo nessuno ti deve interrogare… perché è un ambito
                     che non compete a nessuno… c’è il segreto della confessione… quindi
                     non va venduto… [devi dire, nda] «su questo io non ho da dire nulla…
                     soltanto  alla  mia  coscienza  e  al  Signore!…  io  ho  fatto  quello  che
                     farebbe ogni sacerdote… basta!».
                     V.:  Certo!  certo!  certo!  io  non  ho  conosciuto  altre  persone
                     scomparse… più o meno!…
                     A.: Molto bene… molto bene… molto bene!





                            L’impermeabile omertà su Emanuela







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