Page 54 - Peccato originale
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Appendice, arriva però un colpo di scena. Dopo poche
battute, «Eccellenza» svela una notizia che sciocca
l’anziano sacerdote:
Vergari: Eccellenza mi sente… sono don Piero.
Eccellenza: Sì.
V.: Allora… che devo fare… questi qui… questi.
E. (lo interrompe bruscamente): No… non si rivolga a me don Piero,
perché… lei stia… stia calmo… stia quieto… stia tranquillo… io gliel’ho
detto fin da principio…
V.: Io sto tranquillissimo perché guardi… le dico la verità… io quella
persona non l’ho mai vista, non l’ho mai conosciuta…
E. (lo interrompe nuovamente): Sì, ma lei stia tranquillo…
V.: Sì.
E.: Come le ho sempre detto, perché tutte le volte che lei è andato di
fuori poi è successo quello che è successo…
V.: Sì.
E.: Stia tranquillo adesso!
V.: Sì.
E.: Non ha bisogno…
V.: Sì… E senta, mi chiamano…, telefonate… e… e… io non rispondo a
nessuno… se mi chiamano i giornalisti che vogliono sapere…
E.: Guardi che il suo telefono è sotto controllo!
V.: Sì… eh.
E. (con tono perentorio): Io non voglio entrare in questa storia perché
già… già mi hanno spremuto come un limone.
V.: Va bene… io adotto questo sistema… ai giornalisti non rispondo a
nessuno.
E.: No no… stia in silenzio e basta!
V.: La ringrazio.
E.: Basta che i superiori siano avvertiti.
V.: Sì, sì, sì, lo sanno… io immagino questo perché…
E. (interrompe, ha fretta di chiudere la conversazione): Arrivederci!
V.: Sì… ci vediamo grazie. 9
Dunque don Vergari è avvertito da un importante prelato
di avere il telefono sotto controllo. L’interlocutore fa anche
una considerazione che si presta a inquietanti
interpretazioni. Dice: «Ogni volta che lei è andato di fuori
poi è successo quello che è successo». Cosa intende? Il
superiore lo ammonisce e lo invita a non compiere passi
falsi. Da quel giorno don Piero è molto cauto in ogni
telefonata. C’è da chiedersi come mai il misterioso
«Eccellenza» sapesse che gli investigatori stavano
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