Page 55 - Peccato originale
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intercettando il telefono dell’ex rettore di Sant’Apollinare.
                Da  chi  aveva  ricevuto  questa  informazione  cruciale?  Si

                tratta  forse  di  una  semplice  deduzione,  una  mossa  per
                impaurire  don  Vergari?  O  davvero  la  Santa  sede  poteva

                contare  su  una  talpa  tra  gli  inquirenti?  La  domanda
                rimarrà  sempre  senza  risposta,  perché  purtroppo  su
                questo fronte non sono stati compiuti approfondimenti.

                    Del resto, nella comunità ecclesiale, quelli sono giorni
                in  cui  c’è  molta  fibrillazione.  Tra  i  sacerdoti  sembra

                scatenarsi una sorta di soccorso incondizionato verso l’ex
                rettore  in  difficoltà  e  sotto  pressione.  Lo  chiamano
                vescovi,  monsignori,  semplici  preti:  tutti  lo  incoraggiano

                ad andare avanti. I più audaci si spendono in strategie e
                consigli tattici. Un sacerdote arriva a indicargli il «segreto

                confessionale»  come  pretesto  per  non  dire  niente  del
                rapporto  confidenziale  con  De  Pedis.  Una  difesa

                sorprendente, un sostegno assoluto, come se don Vergari
                fosse un’anima pia.

                    Tre giorni dopo la conversazione con «Eccellenza», è il
                turno di Ennio Appignanesi, vescovo emerito di Potenza.
                A lui – scrivono gli inquirenti negli atti – don Vergari si

                rivolge per avere un consiglio su come rispondere in caso
                d’interrogatorio.  Don  Ennio  se  ne  intende  di  procure  e

                interrogatori,  e  quasi  se  ne  vanta  con  l’ex  rettore  di
                Sant’Apollinare,  visto  che  è  stato  sentito  nell’ambito

                dell’inchiesta sull’omicidio di Elisa Claps, la ragazza uccisa
                nel  1993,  i  cui  resti  vennero  trovati  nel  sottotetto  della

                chiesa della Santissima Trinità a Potenza. Come già nella
                conversazione  con  «Eccellenza»,  anche  il  vescovo
                Appignanesi mette in guardia don Piero. Riporta la polizia

                giudiziaria:


                     [Il vescovo Appignanesi, nda] avverte don Vergari che sicuramente le
                     sue utenze sono intercettate… più che un colloquio tra amici, sembra
                     la  pianificazione  di  una  strategia  processuale  che  deve  partire  dalla
                     coerenza delle dichiarazioni: don Ennio spiega a Vergari che se vuole
                     essere credibile deve affermare sempre la stessa cosa, oppure, ancora


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