Page 49 - Peccato originale
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di  musica  adiacente,  a  iniziare  dalla  responsabile  suor
                Dolores,  preferivano  non  fare  le  prove  dei  cori  a

                Sant’Apollinare,  scegliendo  abitualmente  chiese  più
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                lontane.   Da parte sua, l’allora rettore ha sempre smentito
                ogni  addebito.  Ma  un’intercettazione  telefonica,  a  oggi
                inedita,  sembrerebbe  invece  confermare  i  sospetti  degli
                inquirenti.

                    Nell’autunno del 2009 don Vergari s’intrattiene in una
                conversazione  con  tal  don  Firmino,  ovvero  Htwe  Khin

                Maung,  seminarista  nato  in  Birmania  nel  1971  e
                trasferitosi in Italia per seguire la propria vocazione. Nel
                fascicolo delle indagini questa è una delle poche telefonate

                a  essere  trascritta  integralmente,  «per  una  migliore
                comprensione del “personaggio”».


                     Vergari: Pronto?
                     Seminarista: Pronto.
                     V.: Eccomi.
                     S.: Buonasera.
                     V.: Firmino!… Ieri era santa Firmina! Ho pensato a te, ho pensato sai?
                     Era la tua festa, ma dico do’ lo trovo, non c’ho neanche il telefono di
                     Firmino…
                     S.: Dove siete…?
                     V.: A Sigillo… a Sigillo! Tu dove stai?
                     S.: Sto nella mia stanza…
                     V.: Foligno??
                     S.: No no… metà strada.
                     V.: Bravo bravo… come stai…? Cosa fai?
                     S.: Eeeh, io gioco.
                     V.: Giochi? Va bene… finché si gioca significa che le cose vanno bene,
                     no?
                     S.: Eeeh…
                     V.: Se giochi significa che le cose vanno bene, perché se uno gioca si
                     diverte…
                     S.: Mmmh, io gioco con il mio pene però.
                     V.: Ah, sì, va bene, va bene.
                     S.: Mmmh, state da solo a Sigillo?
                     V.: Da solo…
                     S.: Non c’è nessuno nessuno…
                     V.: No, nessuno nessuno. Perché ho detto basta, sennò non finiamo
                     più, e allora i ragazzi sono finiti…
                     S.: Mica potrei venire qualche volta?
                     V.: Embè, se vuoi venire io sto lì, eh eh, non c’è nessun problema no…



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