Page 46 - Peccato originale
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salutano  dandosi  appuntamento  per  l’indomani.  La
                ragazza  lo  guarda  per  l’ultima  volta,  un  attimo  di

                distrazione e viene investita da un’auto mentre attraversa
                la strada. Muore lì, tra spasmi e singulti, sotto gli occhi di

                Luca.
                    Dal  giorno  dell’incidente  Luca  quasi  non  parla  più.  I
                genitori  lo  spronano.  Cercano  di  distrarlo,  ma  lo  choc

                rimane un macigno inamovibile che pesa sul suo cuore. Il
                ragazzo sembra quasi rinunciare alla vita, i suoi interessi

                si  annullano,  giorno  dopo  giorno  precipita  in  uno  stato
                larvale.  Ma  un  dettaglio  riaccende  la  speranza  di  chi  lo
                ama.  Luca  infatti  tiene  sempre  il  mangianastri  acceso  in

                camera. Ascolta soprattutto musica italiana e rock, la sua
                preferita. Così, quasi come un gesto disperato, il padre ha

                un’intuizione e gioca l’ultima carta per provare a salvarlo:
                lo iscrive a un corso di musica.

                    Glielo consigliano alcuni amici di famiglia. È la scuola
                di musica nel complesso di Sant’Apollinare, la stessa che

                avevano consigliato ai genitori di Emanuela le suore della
                scuola  media  «Maria  SS  Bambina»  frequentata  dalla
                ragazza,  adiacente  a  piazza  San  Pietro,  a  fianco  del

                colonnato di sinistra.
                    Così  l’uomo  prende  la  mano  al  figlio  e  lo  porta  nella

                basilica  di  Sant’Apollinare,  con  la  speranza  di  vederlo
                rinascere,  tra  spartiti,  note  e  musica,  la  sua  più  grande

                passione.  Prima  però  il  padre  chiede  un  colloquio  con  il
                maestro, al quale raccomanda l’adolescente. Racconta del

                trauma  subito  dal  ragazzo,  del  silenzio  che  segna  ormai
                ogni  sua  giornata.  Gli  chiede  un  occhio  di  riguardo,
                attenzione  e  cura  per  un  giovane  che  sembra  perso.

                L’insegnante  ascolta  con  attenzione,  si  spende  in  larghi
                sorrisi,  cerca  di  conquistare  la  fiducia  del  genitore.  E  ci

                riesce. «Seguirò suo figlio personalmente – ripete al padre
                per  rincuorarlo  –,  non  si  preoccupi.  Dedicherò  a  lui
                un’attenzione particolare, per ridargli forza e coraggio.»




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