Page 42 - Peccato originale
P. 42

nero contenente ossa umane murate nel locale posto di fronte a quello
                     dove  era  situata  la  tomba  [di  De  Pedis,  nda]  e  240  [cassette,  nda]
                     situate  in  un  pozzo  al  di  sotto  della  pavimentazione  della  cripta
                     denominata  «Grotta  dei  Martiri»,  per  un  totale  di  409  cassette,
                     numero superiore alle 200 originariamente previste.         2

                Mentre  analisi  e  scavi  proseguono,  gli  inquirenti

                interrogano  sia  chi  aveva  coordinato  i  lavori  di
                ristrutturazione  sia  chi  si  era  occupato  di  acquistare  le

                casse  metalliche  e  di  raccogliervi  il  materiale  osseo
                rinvenuto.  Iniziano  così  a  profilarsi  le  prime  ombre,
                sottolineate  con  chiarezza  nella  relazione  finale  del

                consulente  tecnico  incaricato  dalla  procura  di  trarre  le
                conclusioni dell’attività svolta, ma mai finora approfondite

                dai media. Il professionista «esprimeva delle riserve circa
                la  mancanza,  stando  alle  testimonianze  raccolte,  di  100,

                                        3
                110  scheletri».    In  altre  parole  numerose  casse  di  zinco
                risultano sparite. Quando e da chi sono state rimosse? E

                soprattutto, perché? Il fatto non appare secondario, apre
                anzi un’infinità di possibili interpretazioni. Ma su questo
                punto  il  procuratore  capo  Pignatone  arriva  a  laconiche

                conclusioni:


                     Anche a voler ritenere tale circostanza, e cioè che effettivamente un
                     cospicuo  numero  di  scheletri  sia  stato  rimosso  in  tempi  diversi  e
                     comunque  collocato  in  cassette  poi  non  riposte  in  Sant’Apollinare,
                     occorre evidenziare come proprio la descrizione data nella consulenza
                     della tipologia di ossa e di conservazione degli scheletri appartenenti
                     a  tale  gruppo,  rinvenuti  in  cassette  che  contenevano  anche  parti  di
                     vestiti  e  targhette,  lascia  ipotizzare  che  anche  quelli  mancanti
                     appartengano a tale tipologia e che siano pertanto datate.       4


                Purtroppo  a  volte  nelle  indagini,  in  assenza  di  certezze,
                bisogna affidarsi alle ipotesi. Ed è proprio questo il caso,

                visto  che  il  procuratore  Pignatone  ipotizza  che  le  ossa
                scomparse  non  siano  fondamentali  perché,  con  ogni
                probabilità,  appartenenti  a  un  gruppo  non  interessante.

                Ma  questa  deduzione  non  esclude  scenari  alternativi  più
                inquietanti,  ovvero  che  i  resti  della  giovane  siano  stati





                                                           45
   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46   47