Page 32 - Peccato originale
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Raccoglie  commenti  severi.  Da  una  parte  domina
                l’interpretazione  che  la  procura  voglia  far  trapelare

                un’apparente  indecisione  sul  da  farsi:  insomma,  ancora
                non  sappiamo  come  muoverci,  ma  certo,  se  fosse

                necessario, riapriremo la tomba. Dall’altra si raccoglie una
                mossa  inattesa  da  parte  degli  inquirenti,  che  rendono
                pubblica la loro convinzione che la verità sul caso Orlandi

                stia  proprio  lì,  nei  sacri  palazzi.  Un  j’accuse  dagli  effetti
                imprevedibili.  Le  reazioni  –  almeno  ufficiali  –  sono

                pesanti. Chi si vuole subito smarcare è il rettore dell’Opus
                Dei,  monsignor  Huidobro.  Chiama  i  giornalisti  per  far
                sapere a tutti che se i magistrati vogliono possono aprire

                la tomba, anche l’indomani.                12
                    In tribunale la reazione è più dura. Il nuovo capo della

                procura  Pignatone  s’infuria.  Nemmeno  ventiquattro  ore
                dopo,  senza  consultarsi  con  i  titolari  dell’inchiesta  e

                chiedere  loro  spiegazioni  sulle  indiscrezioni  stampa  del
                giorno prima, avoca a sé le indagini. Da quel giorno sarà

                lui  a  coordinare  direttamente  l’inchiesta.  Non  solo.
                Pignatone  diffonde  una  nota  in  cui  sconfessa  le
                indiscrezioni.            «Dichiarazioni               e      valutazioni           sul

                procedimento  per  la  scomparsa  della  Orlandi  –  si  legge
                nel  comunicato  –,  attribuite  da  alcuni  organi  di

                informazione  ad  anonimi  “inquirenti  della  procura  di
                Roma”,  non  esprimono  la  posizione  dell’ufficio.»  In

                procura  ci  si  avvia  verso  un’inevitabile  rottura.  Ma  il
                peggio deve ancora venire.

                    Passa qualche giorno e il 24 aprile esce un’altra notizia.
                Pignatone,  ancora  senza  consultare  il  proprio  braccio
                destro  Capaldo  né  Simona  Maisto,  annuncia  l’intenzione

                di  aprire  la  tomba  di  De  Pedis.  Così,  dal  14  maggio
                successivo,  la  polizia  inizia  a  ispezionare  la  basilica.  Un

                mese  dopo,  per  la  precisione  il  18  giugno,  avviene  la
                traslazione  della  salma.  Tra  gli  inquirenti  prevale  il
                disorientamento. Spostare la tomba senza nulla in cambio




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