Page 220 - Peccato originale
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preseminario?
Sì, credo che sia stata la vicenda più sconcertante che
abbia vissuto, durata un intero, interminabile anno
scolastico. C’era Antonio, protetto dalla gerarchia, che si
approfittava di noi con soprusi, imposizioni psicologiche o
atti sessuali.
Ma quante volte lei ha visto Antonio entrare di notte
nella sua camera?
Facendo una media, da ottobre a maggio sono otto
mesi, facciamo che in un mese sia venuto dalle quindici
alle venti volte, faccia il calcolo… almeno 140 volte mi
pare.
Che cosa accadeva?
Eravamo all’ultimo piano, lui aspettava che i ragazzi si
addormentassero, percorreva tutto il corridoio ed entrava
da noi, e senza dire niente accedeva al letto di Paolo, con il
quale aveva rapporti sessuali. Questo accadeva sempre
dopo le ventitré, quando nessuno sorvegliava la camerata.
La prima volta che entrò in stanza da noi, io mi stavo per
addormentare e quasi mi spaventai: «Cosa fai qui?» gli
chiesi, ma lui non rispose, richiuse la porta e se ne andò.
Stessa scena la seconda volta. La terza rimasi zitto e lui si
infilò nel letto di Paolo. Gli scriveva spesso degli sms, che
poi commentavamo insieme a Paolo.
Lo sentivate arrivare?
Sì, certo, palazzo San Carlo prima era un ospedale,
quindi al centro degli appartamenti è rimasto un corridoio
lunghissimo con le stanze a destra e a sinistra.
Quanti anni aveva?
Io avevo sedici anni, ero ancora minorenne, mentre la
vittima ne aveva diciassette-diciotto. Tra l’altro il clima
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