Page 198 - Peccato originale
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di Sodano: Beniamino Stella, scelto dal papa come nuovo
prefetto della Congregazione per il clero, fine e riservato
diplomatico che ha avuto un ruolo fondamentale nella
mediazione del pontefice tra Stati Uniti e Cuba, dove è
stato nunzio apostolico dal 1992 al 1999; e Lorenzo
Baldisseri, segretario del Collegio cardinalizio, voluto da
Francesco (e forse anche un po’ da Sodano) alla guida
della segreteria generale del Sinodo dei vescovi. 6
All’interno della segreteria di Stato, poco è cambiato: a
parte Parolin e il segretario per i rapporti con gli Stati,
monsignor Paul Richard Gallagher – una sorta di ministro
degli Esteri della Santa sede – molte caselle sono rimaste
occupate da uomini della vecchia guardia. È il caso di
monsignor Antoine Camilleri, maltese, sottosegretario per
i Rapporti con gli Stati, una delle ultimissime nomine di
Benedetto XVI prima di lasciare il pontificato, e di
Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali,
focolarino, già uomo di fiducia di Bertone e oggi in attesa
di una porpora cardinalizia, che però non arriva: secondo
testimonianze autorevoli e interne alla curia, sembrerebbe
che, fino a quando ci sarà Francesco, non arriverà. Il papa,
infatti, sulla questione, già nel 2015 avrebbe chiesto
consiglio a un cardinale, che lo avrebbe convinto a
desistere dall’idea di promuovere l’arcivescovo sardo.
Certo, come già detto, Becciu è un monsignore di assoluto
potere: il solo fatto che ad agosto del 2017 l’incontro
riservato tra Francesco e il premier italiano Gentiloni sia
avvenuto a casa sua e non in una pertinenza del segretario
di Stato Parolin dà la misura di quanto la segreteria sia
sbilanciata sulla vecchia guardia, che in pratica continua a
guidare la curia romana.
Andando a guardare al vertice di ogni singola
congregazione o ufficio, dicastero o istituto, troviamo la
mappatura di un tempo, in diversi casi foriera anche di
cattiva gestione, scandali e affari opachi. Vale la pena di
201