Page 196 - Peccato originale
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consistenza delle accuse rivolte a Caloia? O, peggio
ancora, si considera inopportuno portare l’anziano
banchiere alla sbarra perché sarebbe un’azione foriera di
contraccolpi proprio da parte dell’uomo che, per ben
vent’anni, è stato presidente della banca dei segreti,
l’erede diretto di Marcinkus? Questa vicenda non rischia
di diventare quella che meglio rappresenta la situazione
del Vaticano al tempo di papa Francesco? Davvero questo
pontificato può realizzare le riforme mostrandosi al tempo
stesso timoroso rispetto a un passato ancora irrisolto?
La vecchia guardia resiste
C’è una risposta a queste domande, ed è scritta nel cuore
pulsante di questo papato. Indipendentemente
dall’indirizzo pastorale impresso da Francesco – che non è
il tema di questo libro – bisogna capire quanto questi
cambiamenti siano realmente portati avanti e quanto
invece siano solo annunciati. Scegliere nuovi vescovi e
cardinali ai posti di comando nei sacri palazzi non è infatti
sufficiente per far decollare le riforme. D’altra parte,
modificare e introdurre nuove leggi senza cambiare gli
uomini chiamati ad applicarle vuol dire lasciare l’opera a
metà. Uomini e leggi, dunque, rappresentano lo snodo
fondamentale. Poi c’è ancora un altro aspetto, altrettanto
importante: la mentalità. Puoi cambiare le leggi, puoi
piazzare nuovi uomini nei posti che contano ma, se non
agisci sulla mentalità, ogni riforma sarà destinata a
rimanere comunque incompiuta. Lo stesso papa
Francesco, portando i poveri senza dimora sotto la
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cappella Sistina, vuole proprio modificare il modo di
pensare, fuori e dentro la curia. Ma gli uomini e le leggi
sono davvero cambiati? E hanno accelerato i progetti di
Bergoglio?
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