Page 191 - Peccato originale
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(Fam.
Zammarchi)
Totale 461.176 330.000 130.576
* Costruzione ospedale
** Residenze
*** Importo relativo esclusivamente a migliorie su beni di terzi
Piazza pulita all’Aif
La fuoriuscita di Gotti Tedeschi, accelerata dalla torbida
vicenda del San Raffaele, rappresenta solo il primo passo
verso il completo azzeramento del gruppo di lavoro
chiamato a portare le finanze vaticane sulla strada della
trasparenza. Subito dopo, infatti, sarà il turno del
cambiamento all’Aif, l’autorità di controllo, con il
cardinale Nicora presidente. Il primo che salta, nel
novembre del 2012, è il direttore De Pasquale: come
abbiamo già visto, lascia il posto a René Brülhart,
assumendo un più modesto ruolo nel consiglio direttivo.
L’avvicendamento non passa certo inosservato. L’ascesa di
Brülhart, esperto di finanze formatosi tra la Svizzera e il
Lussemburgo, con un passato da consulente della
segreteria di Stato, delude l’Aif a ogni livello: dai
dipendenti ai membri del consiglio direttivo. Perché? In
pochi mesi Brülhart agisce con l’intenzione, secondo i suoi
detrattori, di ridurre l’azione incisiva dell’ente. Il
successore di De Pasquale si trova tutti contro: dal
presidente Nicora ai consiglieri. Il 16 gennaio 2014 il
cardinale Parolin, che dall’ottobre dell’anno prima ha
preso il posto di Bertone alla segreteria di Stato, riceve
una lettera di sole undici righe firmata dall’intero
consiglio direttivo, che qui viene resa pubblica per la
prima volta:
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