Page 177 - Peccato originale
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profondamente rattristato dalla circostanza. Cerca, per
quanto possibile, di aiutarmi. Di certo non mente. È
probabile che qualcuno, in Vaticano, abbia deciso di
diffondere alcuni dei documenti che saranno pubblicati
nel mio libro ormai prossimo all’uscita come per
svuotarlo, anticipando alcuni temi, offrendo spiegazioni.
Ma come fanno a sapere quali documenti possiedo? Non
sono certo incline ai complotti o alla dietrologia, ma è
netta la sensazione che qualcosa non torni.
Poi accade un altro fatto imprevisto: Gotti Tedeschi
viene sfiduciato, come detto, dalla presidenza dello Ior,
con un comunicato che la sala stampa diffonde il 24
maggio. La notizia fa il giro del mondo. Se emergessero i
dettagli dello scontro in atto tra chi gestisce le finanze
vaticane, si aprirebbe un caso che terrebbe i media del
mondo intero inchiodati alla vicenda. Tutti farebbero
domande. La verità sulle trame dello Ior rischierebbe di
venir fuori. Perché è stato cacciato Gotti Tedeschi?
Appena ventiquattro ore dopo è il cosiddetto scandalo
Vatileaks a conquistare le prime pagine: il maggiordomo
del papa, Paolo Gabriele, viene arrestato per aver passato
documenti al sottoscritto. A distanza di anni, riflettendo
su quanto accaduto, si può serenamente affermare che la
concomitanza tra la storia di Gotti Tedeschi e quella di
Gabriele non può considerarsi casuale. L’arresto – inutile,
eccessivo e abnorme per una persona incensurata – ha di
certo determinato significativi vantaggi a chi voleva
allontanare dall’attenzione pubblica l’esplosiva questione
della trasparenza dello Ior. Non solo. La storia di Vatileaks
ha permesso di introdurre in Vaticano un clima da «stato
di polizia», alimentato da sapienti veline che indicavano
l’esistenza di un’improbabile Spectre che avrebbe
costruito l’operazione del maggiordomo, un’ipotesi
rivelatasi poi ovviamente infondata. Tutto ciò non era
forse propedeutico ad alimentare la paura, consentendo
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