Page 172 - Peccato originale
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In tutta questa storia i Cavalieri di Colombo hanno avuto
qualche ruolo?
Avevano un rappresentante nel Consiglio di
sovrintendenza dello Ior, che era Carl Anderson.
L’iniziativa di far fuori Gotti Tedeschi fu di Anderson,
aiutato da Jeffrey Lena. Una volta con quest’ultimo mi
lamentai del fatto che Cipriani e Tulli non collaboravano.
Mi rispose che per loro il problema non erano Cipriani e
Tulli, il problema era il professore. Infatti, dopo un po’,
l’hanno fatto fuori.
Ma tutti questi timori da cosa nascevano?
Il direttore dello Ior Cipriani era molto preoccupato che
andassimo a vedere le pratiche vecchie, non so quanto a
ragione, nel senso che forse le cose vecchie… Diceva: «Non
vorrete mica andare a ricostruire le vicende del Banco
Ambrosiano?».
Quando lei entrò nel consiglio direttivo, il suo ruolo
venne assai ridimensionato…
Nel consiglio direttivo, a poco a poco, si prese atto di
questa mancanza di trasparenza da parte di Brülhart. Il 16
gennaio 2014, come consiglio direttivo, scrivemmo al
nuovo segretario di Stato Parolin, denunciando l’opacità
con una lettera firmata da tutti i componenti.
Difendevamo l’operato di Nicora, prendevamo posizione
insomma. Riuscii perfino a far firmare Dalla Torre, cosa di
cui penso si sia pentito.
La reazione?
La lettera fece slittare il rinnovo del consiglio direttivo:
volevano fare fuori tutti gli italiani. Di lì a poco Nicora fu
costretto a dimettersi perché, non avendo ottenuto le
dimissioni di Brülhart, diede lui le sue. Ebbe un colloquio
con Parolin e disse: «Va bene, allora mi devo dimettere
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