Page 167 - Peccato originale
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non poteva dipendere da un nulla osta della segreteria di
Stato. Gli ispettori di Moneyval si resero conto che era
stato fatto un passo indietro, e ce lo dissero apertamente.
Da qui lo scontro, perché loro volevano riportare la
funzione dell’Aif sotto la tutela della segreteria di Stato.
Loro chi?
Balestrero, Wells, Lena, quindi anche Bertone.
Bertone aveva la competenza tecnica per capire queste
cose?
No, assolutamente.
Quindi lui recepiva stimoli dall’esterno?
Li riceveva da Balestrero e da Wells. Balestrero una
volta mi disse: «Insomma, ma a questi di Moneyval
bisogna dire la verità?».
Da non crederci. È sicuro?
Sì, risposi: «Ma guardi, il problema è che non sono
stupidi. Se tu gli racconti delle fesserie magari se ne
accorgono».
Che competenze finanziarie avevano questi monsignori?
Non le avevano inizialmente, poi però, poco a poco,
cominciarono a capire di cosa si trattava. C’erano riunioni
in continuazione, anche per discutere le modifiche da
apportare alla legge. Piano piano lo stesso Lena cominciò
a capire meglio. Quando ci fu il passo indietro, lo Ior
smise di collaborare con noi. Inizialmente aveva risposto
alle nostre richieste d’informazioni, ma dal gennaio-
febbraio 2012 smise di collaborare, o diede una
collaborazione di sola facciata. La legge antiriciclaggio
inizialmente ci dava ampi poteri ispettivi, e loro erano
molto preoccupati. Quindi, nei mesi successivi,
soprattutto su quel punto, dissero che le ispezioni
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