Page 163 - Peccato originale
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fare chiarezza. Ero con il mio vice, Alfredo Pallini, c’era
anche Nicora, entriamo e ci troviamo di fronte al gotha:
oltre a Bertone, erano lì in fila Mamberti, Balestrero e
Wells, praticamente una sorta di tribunale. 8
Perché?
Cipriani e i dirigenti dello Ior accusavano me e Pallini
di averli denunciati in procura e di coltivare rapporti
segreti con la banca americana interessata. In particolare,
a loro dire, avevamo anche partecipato a una cena con i
dirigenti di J.P. Morgan a Milano.
Insomma, un complotto…
Peccato che non fossi mai stato a Milano in quel
periodo. Si trattava di una cosa che si erano inventati. Noi
rispondemmo abbastanza animatamente e s’instaurò una
specie di contradditorio, piuttosto agitato.
È insolito in Vaticano?
Infatti… Intervennero tutti, a iniziare da Nicora, per
rasserenare gli animi: «No, no, bisogna collaborare… tra
di noi». Pallini era senza parole. Mi guardò in faccia e
l’indomani si dimise.
Vi accusarono per approfittare di questa situazione e
mettervi in difficoltà?
Penso di sì.
Queste accuse erano rivolte a lei e al suo collaboratore, o
anche al cardinal Nicora?
Anche a Nicora, indirettamente. Penso che Nicora fosse
accusato di farsi influenzare dai funzionari della Banca
d’Italia.
Quindi anche Nicora era malvisto?
Nel tempo ho cercato di capire meglio questa
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