Page 151 - Peccato originale
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cambiare la legge antiriciclaggio, in modo esattamente
opposto a quanto richiesto da Moneyval. Dovrà essere un
intervento chirurgico, su pochi ma decisivi articoli, in
particolare quelli che fissano i criteri di trasparenza e
regolano lo scambio d’informazioni.
La notte dei lunghi coltelli
L’iniziativa sembra partire dallo stesso Bertone, che si
affida a tre prelati, tra i quali monsignor Ettore Balestrero,
genovese, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati,
molto legato al cardinale Mauro Piacenza, all’epoca
prefetto della Congregazione per il clero e ritenuto il
possibile successore del segretario di Stato. Dietro di loro,
alcuni collaboratori laici. 19
Stanno preparando un doppio colpo micidiale, capace
di azzerare ogni passo finora compiuto. Presto il ruolo
dell’Aif dipenderà dalla segreteria di Stato, l’organo
dunque godrà di ben poca autonomia, riducendo
inevitabilmente ogni ambizione di trasparenza. 20
Il secondo colpo è altrettanto sottile. Se un’autorità
estera chiederà informazioni, le procedure per ottenerle
saranno più complicate, i tempi più lunghi, la gestione del
«cosa dire, quando e a chi» sarà supervisionata da un ente
diverso dall’Aif, a cui resterà un ruolo meramente
operativo, privo di discrezionalità. Insomma, se Moneyval
chiedeva un passo avanti, queste operazioni di sabotaggio
ne fanno invece parecchi all’indietro.
In assoluta riservatezza queste modifiche vengono
perfezionate e portate per la firma al governatore della
Città del Vaticano, il cardinale Giuseppe Bertello. Nicora,
Condemi, Gotti Tedeschi, tutto il gruppo dell’Aif vengono
informati e rimangono come sotto choc. È una chiara
messa in mora del loro lavoro. Quelle modifiche faranno
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