Page 144 - Peccato originale
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procedure,  e  creare  un  organo  che  verifichi  che  questa
                legge sia applicata.

                    Sembra una scelta elementare, facile da attuare, ma la
                curia reagisce in modo scomposto. Per molti, privi di una

                cultura  finanziaria  al  passo  con  i  tempi,  è  una  svolta
                incomprensibile  e  non  urgente.  Per  altri,  che  invece
                vedono compromesso il proprio potere, è un’innovazione

                pericolosa,  foriera  di  chissà  quali  cataclismi.  Con  il
                passare  delle  settimane  la  primavera  finanziaria

                caldeggiata  dal  papa  divide  sempre  più  quel  piccolo
                mondo.  C’è  chi  la  sostiene.  Intorno  a  Benedetto  XVI  si
                coagula  infatti  un  blocco  di  cardinali,  vescovi  e

                monsignori,  uno  schieramento  di  porporati  tedeschi,
                austriaci e americani, che però, vivendo fuori le mura, non

                sono  in  grado  di  controllare  quanto  accade.  In  curia,
                invece, gli alleati che si schierano con la presidenza dello

                Ior sono pochi (Attilio Nicora, qualche diplomatico e pochi
                altri vescovi influenti, come monsignor Giorgio Corbellini

                e lo stesso Gänswein) e si devono confrontare con un asse
                potente:  la  segreteria  di  Stato,  i  bertoniani  e  gruppi  di
                potere  come  i  Cavalieri  di  Colombo,  organizzazione  no

                profit tra le più influenti al mondo.
                    Ogni  passo  di  questa  riforma  sarà  rallentato.  Ogni

                cambiamento  minato.  Ogni  uomo  che  aiuterà  Ratzinger
                verrà  isolato,  escluso,  e  in  qualche  caso  persino

                delegittimato. C’è una forza che agisce per impedire che lo
                Ior  si  adegui  al  resto  del  mondo  occidentale,  privandosi

                così del privilegio della segretezza, tanto amato da chi ha
                qualcosa da nascondere.
                    I  malumori  lievitano  nel  silenzio  protetto  dei  sacri

                palazzi,  quando  si  capisce  che  il  papa  fa  sul  serio  e  sta
                arruolando  come  consulenti  tanti  professionisti  capaci  e

                società  di  assoluto  prestigio.  Nell’estate  del  2010  varca
                porta  Sant’Anna  il  professor  Marcello  Condemi,  uno  dei
                massimi  esperti  di  norme  antiriciclaggio  in  Europa,  tra




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