Page 114 - Peccato originale
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padre e del Vaticano. Questo è il mio compito: che questa situazione
                     sia  risolta.  Io  ho  cominciato  con  la  comunicazione  e  il  nostro
                     problema  è  il  seguente.  Viviamo  in  un  triangolo  di  fatti  veri  come
                     Ambrosiano; di voci false, come Andreotti, Osama bin Laden e tutti
                     quegli altri; e di un silenzio totale da parte nostra. La nostra scelta di
                     comunicazione  è  stata  quella  di  non  parlare  con  nessuno  o  in  un
                     modo non molto felice o, negli ultimi anni del mio predecessore, di
                     parlare  molto  individuale,  direi.  Così  non  ci  siamo  mai  veramente
                     difesi contro le voci false e non abbiamo mai ammesso ciò che è vero.
                     La  nostra  scelta  è  stata  di  prendere  uno  specialista  della
                     comunicazione  e  di  andare  verso  la  Chiesa,  il  pubblico,  in  modo
                     sistematico.  Ciò  significa  che  c’è  stata  una  prima  settimana  coi
                     giornalisti,  adesso…  di  fare  un  rapporto  annuale  e  metterlo  su
                     internet  così  tutti  possono  vedere  che  c’è.  Dal  punto  di  vista
                     dell’antiriciclaggio  ho  preso  una  ditta  che  si  chiama  Promontory,  i
                     leader mondiali penso di questo settore, e loro adesso guardano ogni
                     singolo  conto  da  noi,  se  è  giusto  o  non  giusto.  Oggi  come  oggi
                     abbiamo poco più di mille conti e ce ne sono forse dieci che non sono
                     giusti e dobbiamo fare qualcosa. Un terzo lavoro che abbiamo fatto,
                     ed è un lavoro pressoché finito, è stato quello di prendere un grande
                     studio  legale,  Cleary  Gottlieb,  ufficio  di  Roma,  ma  è  statunitense,  e
                     loro hanno dato per noi un parere legale sul nostro inquadramento
                     legale, perché viviamo in un mondo e lavoriamo in un mondo, non
                     siamo solo nello Stato vaticano e dobbiamo rispettare queste regole,
                     niente toglie a che fare con la sovranità, ma sono le regole normali per
                     ognuno [che ha una, nda] raccolta di 7 miliardi anche in altri paesi.
                     Anche gli altri paesi vogliono sapere un po’ che cosa si fa e dobbiamo
                     adeguare anche il nostro comportamento per ubbidire alle regole di
                     altri  Stati.  Ecco,  questo  è  un  riassunto  della  nostra  situazione,  oggi
                     come oggi.


                Papa  Francesco  ascolta  con  grande  attenzione.  Il
                banchiere  tedesco  nega  il  conto  di  Andreotti  allo  Ior.

                Sembra un tentativo maldestro di circoscrivere il passato
                irrisolto della banca vaticana agli anni bui di Marcinkus,
                Sindona  e  Calvi.  Ma  quel  sistema  di  potere  si  era  solo

                progressivamente  indebolito,  non  era  scomparso,  si  era
                momentaneamente  inabissato  per  tornare  più  forte  di

                prima, con uomini nuovi a riciclare altre enormi somme di
                denaro.






                                            Il dopo-Marcinkus




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