Page 107 - Peccato originale
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rumorosi  e  ingombranti  scheletri  negli  armadi  dei  sacri
                palazzi. Le annunciate operazioni di trasparenza e pulizia

                non  toccano  questi  segreti.  Evidentemente  si  preferisce
                tenere nascosta la verità, sapendo però che così facendo si

                rischia  di  subire  ricatti  da  chi,  conoscendola,  la  utilizza
                come leva per ogni spregevole fine.
                    È  la  stessa  situazione  che  abbiamo  incontrato  per  la

                scomparsa di Emanuela Orlandi. E ancor prima per il crac
                di Sindona, che vedrà la Cassazione, nel 1990, intervenire

                con  la  scure,  assolvendo  gran  parte  degli  imputati  per
                prescrizione  o  riducendo  in  modo  radicale  le  pene.
                Mennini,  ad  esempio,  vide  azzerata  ogni  pendenza  dalla

                Suprema corte, che stabilì un difetto di giurisdizione della
                magistratura nei suoi confronti. Un colpo di spugna che ha

                fatto  uscire  di  scena  senza  graffi  le  seconde  file  di  quel
                mondo  sommerso,  offrendo  loro  un’attesa  boccata

                d’ossigeno. Il fatto che non si sia mai voluto far piena luce
                su  queste  vicende,  lasciando  ampie  zone  d’impunità,  ha

                impedito di estirpare alla radice questo sistema criminale-
                finanziario.  Pur  perdendo  figure  apicali  come  Calvi,
                Marcinkus  e  Sindona,  il  blocco  di  potere  ha  saputo

                rigenerarsi,  ostacolando  con  la  forza  dei  privilegi
                mantenuti  e  del  ricatto  ogni  tentativo  di  cambiamento  e

                riforma, fino ai giorni nostri. Basti pensare allo Ior, che è
                stata  l’ultima  banca  offshore  in  Europa  a  aderire  alle

                norme  antiriciclaggio,  imposte  nel  mondo  dopo  l’11
                settembre 2001 e soprattutto dopo la conseguente stretta

                sui  paradisi  fiscali  per  bloccare  i  flussi  finanziari  di  Al
                Qaeda.
                    Emerge  un’ultima  considerazione  che  oggi  bisogna

                sottolineare:  perde  definitivamente  di  credibilità  sia  la
                comune  vulgata  che  vuole  un  Marcinkus  raggirato  da

                Sindona  e  Calvi  sia,  soprattutto,  quella  che  cerca  di
                rappresentare  questo  sistema  di  potere  come  un  corpo
                estraneo  al  pontificato  di  Paolo  VI  e  poi  a  quello  di




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