Page 100 - Peccato originale
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«Daily American». La Banca Privata finanziaria di Sindona è stata fra
i primi clienti della Securmark. Forse avevano questo in mente i
responsabili della rapina quando telefonarono all’«Unità» per
rivendicare «l’esproprio proletario» nella «multinazionale
sindoniana». L’ideatore della rapina era Tony Chichiarelli, un falsario
romano dai collegamenti molteplici. Sfruttando le sue doti di falsario,
aveva confezionato il falso comunicato numero 7 delle Brigate rosse,
che aveva mandato le forze dell’ordine al lago della Duchessa a
cercare vanamente il cadavere di Aldo Moro. 16
Da parte sua Falez poteva contare anche in Italia sul suo
fiuto negli affari e su ottime relazioni. Uno dei successi più
rilevanti della sua scalata fu quando riuscì a importare il
sistema alberghiero Holiday Inn in Italia dagli Stati Uniti,
senza dimenticare l’immensa rete di rapporti che aveva
intrecciato nei decenni precedenti. Con particolare
attenzione agli incarichi diplomatici e una predilezione
per l’Ordine di Malta, che rappresentò prima presso la
Santa sede e poi a Belgrado, diventando in seguito, nel
luglio del 1992, ambasciatore della Slovenia nella Città del
Vaticano. Suo pupillo è certamente il figlio Alessandro,
imprenditore che ha consolidato sia l’impero turistico del
padre sia i rapporti con il Vaticano. Non è un caso, infatti,
che Falez jr sia stato scelto come gentiluomo di Sua
Santità, potendo così introdurre gli ospiti di rango agli
incontri privati ufficiali del pontefice con i grandi della
terra. Amico e fedelissimo di Pier Ferdinando Casini,
Falez jr ha fatto crescere l’hotel Minerva, che gestiva nel
cuore della capitale, trasformandolo in un salotto della
politica cattolica italiana, tra convegni e incontri riservati,
nel periodo in cui il partito di Casini risultava
determinante nelle alleanze di governo. 17
Agli inizi degli anni Ottanta l’asse Sindona-Calvi, con lo
Ior come bancomat, stava comunque indebolendosi.
Sindona, travolto dalle inchieste, finge persino un
rapimento, mentre le crisi di liquidità dell’Ambrosiano e
l’assenza di finanziatori espongono Roberto Calvi a rischi
altissimi. Il banchiere milanese cerca di salvare la sua
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