Page 148 - Avarizia
P. 148

settembre 2014 per trovare una soluzione.

             Oltre a Parolin al tavolo siedono il neocamerlengo Jean-Louis
          Tauran, Calcagno, Battista Re, Versaldi, Attilio Nicora e altri membri
          dell’ente. Il gruppetto, d’accordo con Francesco, decide quel giorno

          di forzare la mano e aggirare il diktat di Pell: i 50 milioni non
          verranno messi dallo Ior ma dall’Apsa, un’amministrazione fuori
          dalla sfera d’influenza del “Ranger” di Sidney. Fallisse l’Idi, ragiona
          il cardinale Agostino Vallini, “i danni di immagine, di rapporti
          politici, diplomatici, giuridici, il problema dei dipendenti, sarebbero

          notevoli”. Il vicario della diocesi di Roma aggiunge di avere più di un
          dubbio sul fatto che il prestito dell’Apsa sia garantito da un altro
          ospedale: la presenza di “un soggetto terzo come il Bambin Gesù,”

          afferma, “può far leggere un’operazione che sembra chiara, lineare
          e urgente come un’operazione poco chiara”. “Già. Per colpa di Pell
          siamo di fronte all’ennesimo pasticcio vaticano,” chiosa Nicora a fine
          riunione. Pasticcio o meno, il gruppetto di eminenze decide alla fine
          di ignorare le indicazioni di Pell, di investire i denari (garantiti dal

          Bambin Gesù che ha “congelato” 50 milioni e spera di riaverne 10
          l’anno per il prossimo lustro), di partecipare all’asta e comprarsi
          l’Idi. Il nuovo gioiello della collezione. Versaldi è stato scagionato

          dalla procura di Roma da ogni accusa. E addirittura promosso da
          papa Francesco: nel marzo 2015 il bertoniano ha lasciato la
          presidenza della prefettura degli Affari economici ed è diventato
          ministro della influente Congregazione per l’Educazione cattolica,
          che sovrintende tutte le università pontificie, le facoltà, i licei

          superiori, le scuole e gli istituti di formazione dipendenti da
          un’autorità ecclesiastica.
             Ma il cardinale avrà anche il tempo di dedicarsi al suo nuovo

          hobby in Costa Smeralda. Dove presto l’Idi gestirà, insieme alla
          Qatar Foundation, un nuovo ospedale, il Mater Olbia, che sorgerà
          sulla vecchia struttura del San Raffaele di don Verzé, quella già
          finita nelle mire del Bambin Gesù targato Profiti. Un affare da 140
          milioni di euro, tutti messi dai qatarioti che hanno deciso di investire

          nei prossimi anni a Porto Cervo e dintorni 1,2 miliardi di euro, e che
          per i futuri clienti extralusso necessitavano di un nosocomio
          all’altezza nella zona.

             Quando la nuova presidente del Bambin Gesù Mariella Enoc ha
          stracciato il vecchio progetto di Profiti (nessuna partnership, ha
   143   144   145   146   147   148   149   150   151   152   153