Page 59 - A spasso con Bob
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C’era  infatti  un’unità  mobile  proprio  vicino  a  noi.  I  vigili  e  gli  ausiliari  si  erano

          affezionati a Bob che era diventato piuttosto famoso tra le forze di polizia locale.
          Non avevo idea di chi potesse essere stato il nostro angelo custode e, a dire il vero,
          non mi interessava. Ciò che mi stava a cuore era aver ritrovato il mio compagno a

          quattro zampe.
             Raccolsi in fretta e furia le mie cose e i pochi spiccioli che avevo incassato quella
          sera e mi avviai verso casa. Sulla via del ritorno entrai in un grande magazzino e
          comprai  un  moschettone  che  agganciai  prima  alla  mia  cintura  e  poi  al  guinzaglio.
          «Ecco», gli dissi, «così resteremo sempre uniti.»

             Sull’autobus,  invece  di  acciambellarsi  sul  sedile  accanto  al  mio,  mi  saltò  in
          grembo.
             Non era sempre facile capire che cosa gli stesse passando per la testa, ma questa

          volta lo immaginavo chiaramente: era contento che fossimo ancora insieme, sicuro
          che niente e nessuno potesse dividerci.
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