Page 35 - I dolci napoletani in 300 ricette
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Gli struffoli
















             Gli struffoli sono palline di pasta addolcite con il miele e fritte. Ecco il
            dolce forse più antico del mondo tramandato con passione e determinazione
            sino ai giorni nostri proprio dalla pasticceria napoletana che ne ha fatto un
            simbolo insieme al babà, alla sfogliatella e alla pastiera. Il nome deriva dal
            greco antico strongoulos, cioè arrotondato. Mentre pristòs vuol dire tagliato.
            Da strongoulos pristòs deriva forse “strangolapre(ve)te”: cioè lo gnocchetto.
            Gli struffoli sono diffusi in  tutta l’Italia centro-meridionale. In Umbria e in
            Abruzzo lo struffolo si chiama “cicerchiata”, perché le palline di pasta frit-
            ta legate col miele hanno la forma di cicerchie, mentre in Cilento si usano
            appunto i ceci fritti e addolciti come sostituto della struffolo. Oggi sono il
            dolce classico di Natale, impreziositi dai “diavolilli”, cioè piccoli confetti
            colorati, e vengono fatti in ogni casa come in ogni pasticceria. Un altro caso
            di dolce nazionalpopolare che ha le sue radici  nel commercio con infinite in-
            terpretazioni: regionali, familiari e personali. A Napoli un tempo gli struffoli
            venivano preparati nei conventi, dalle suore dei vari ordini, e portati in dono a
            Natale alle famiglie nobili. Nella ricetta degli struffoli trovano posto arancia
            e cedro candito, ma la parte del leone è della zucca candita: la cucuzzata.
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