Page 74 - La cucina del riso
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Piemonte




                 non compare più nell’elenco delle varietà in commercio in Italia perché
                 la sua diffusione, drasticamente diminuita negli anni Settanta, per la sua
                 sensibilità al brusone, è oggi inferiore ai 200 ha. Presto sarà riconosciuto
                 come “varietà storica”.
                     In provincia di Vercelli si produce anche il riso Acquerello, unico al
                 mondo perché coltivato, raffinato, stagionato e confezionato sotto vuoto, in
                 scatole di latta (come i caffè pregiati) nella tenuta “Colombara” di Livorno
                 Ferraris. La famiglia Rondolino, proprietaria della tenuta, ha brevettato un
                 procedimento in grado di conservare la ricchezza nutritiva della gemma di
                 ogni chicco (nelle altre lavorazioni viene scartata). La gemma è la parte
                 vitale del chicco (contiene gli abbozzi primari delle radici e delle foglie
                 della nuova pianta) e contiene preziosi microelementi, come il riso integra-
                 le. La stagionatura del riso viene ottenuta con regole dettate secondo una
                 tradizione millenaria. In Cina, il riso per l’Imperatore era messo da parte e
                 conservato tre anni. L’amido stabilizzato non si disperde in cottura, i chicchi
                 restano solidi e non si incollano, assorbono meglio i condimenti risultando
                 adatti per ogni ricetta.
                     Una  varietà  recente,  costituita  nel  1997  e  coltivata  principalmente
                 nelle province di Vercelli e Novara, è il riso Venere, nato dall’incrocio tra
                 una varietà asiatica di riso nero e una varietà padana. È un riso dal chicco



 PrEParazioNi DELLa traDizioNE biELLEsE  e spinaci, cui si uniscono, nella zup-  fagioli  secchi)  e  la  mnestra  al  lard
                     piera,  un  uovo  fresco  intero  e  una   (minestra  di  riso  e  lardo  tritato),  la
                     manciata  di  parmigiano.  E  lassù,   mnestra ‘d ris e rane anfilà (minestra
                     alla “blina”, una contrada di rosaz-  di riso e rane infilate), la panissa e i
                     za, che dalla metà di dicembre alla   fricè ‘d ris (frittelle di riso).
                     metà di gennaio non riceve un solo   Un  tempo,  a  Curino,  si  preparava
                     raggio  di  sole,  un  fumante  risotto   la salsiccia di riso, detta anche sala-
                     con  burro  e  parmigiano  è  il  piatto   me bastardo, confezionata con riso
                     sacrale per la “festa del sole”, il 18   cotto al dente, ventresca di maiale,
                     gennaio,  quando  il  sole  rispunta  e   cotiche, succo d’aglio, pepe, un po’
                     torna a scaldare i tetti. scendendo in   di vino locale mescolato con sangue
                     pianura, si incontrano piatti comuni   di  maiale;  asciugata  con  fuoco  di
                     alla tradizione vercellese tra cui la   ginepro veniva poi servita in tavola
                     bruvòira  (minestra  di  latte,  riso  e   con patate lesse.





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