Page 69 - La cucina del riso
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Piemonte




               l’introduzione, da parte di un risicoltore vercellese, della varietà “chinese
               originario”, molto produttiva, coltivata in sommersione, precoce e resi-
               stente al brusone. Nel 1925, avviene la realizzazione, per la prima volta
               in Italia, dell’incrocio artificiale fra due varietà di riso presso la Stazione
               Sperimentale  di  Risicoltura  di  Vercelli:  il  più  importante  risultato,  nel
               1937, è stata la varietà “Vialone nano”, tuttora coltivata e molto apprezza-
               ta dagli estimatori dei classici piatti di risotto. Un altro riso d’eccellenza,
               ottenuto in quegli anni dall’incrocio “Vialone” e “Lencino”, è il “Carna-
               roli” (1945).
                    Nel primo Novecento si arrivò anche ad una regolamentazione del lavo-
               ro in risaia. In origine questo lavoro era affidato prevalentemente a uomini,
               ma a partire dalla Prima guerra mondiale, le donne si sostituirono ad essi
               in misura sempre crescente. Il Vercellese fu precoce nel costituire organiz-
               zazioni del lavoro: nel 1901 nacquero, a Vercelli, la Camera del lavoro e
               la Federazione regionale agricola piemontese. Due giornali, “La Risaia” e



                                      L’aLtro riso amaro

                   Le risaie del Vercellese sono lo scena-  e  alimentazione  (veniva  infatti  loro
                   rio di “riso amaro”, film di Giuseppe   riservata la dieta dei militari). anche
                   De santis. Quattro gli attori protago-  i  dormitori  di  Venaria  risultarono
                   nisti: Vittorio Gassman, raf Vallone,   troppo belli. si girarono così alcune
                   silvana  mangano  e  Doris  Dowling.   scene in una tenuta agricola di selve,
                   Girata  a Venaria  di  Lignana,  la  più   più rustica, a pochi chilometri dal set
                   grande tenuta risicola del Vercellese,   principale.
                   tra il giugno e l’agosto 1948, la pel-  in  parallelo  al  film  di  De  santis,  si
                   licola fu presentata in concorso al 3°   girò, a pochi chilometri da Venaria,
                   festival di Cannes, ed è stata da sem-  un corto (25 minuti) commissionato
                   pre definita documento del neorea-  dall’iNaiL. Era la risposta dell’allora
                   lismo. Non pienamente a ragione...   ministero del Lavoro ai risvolti pole-
                   Non  tutti  infatti  sanno  che  alcune   mici di “riso amaro” sulle condizio-
                   scene sono anacronistiche anche per   ni  del  lavoro  delle  mondariso,  che
                   il secondo dopoguerra. Non si usa-  metteva in evidenza gli interventi di
                   vano più balli e veglie sull’aia, non   prevenzione e gli accorgimenti adot-
                   si  usava  più  la  zappa.  Le  mondine   tati per alleviare i disagi di un lavoro
                   erano ben seguite quanto a profilassi   pesante. titolo “riflessi in risaia”.





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