Page 286 - La cucina del riso
P. 286

Molise




                 Una manciata di riso, poi, dava consistenza al sanguinaccio salato, in uso
                 a Venafro con il nome di sanguinate, insaccato con numerosi aromi per
                 essere poi consumato fritto a fettine. Un piatto più elaborato era quello fatto
                 di involtini di foglie di verza lessate, riempiti di riso condito con abbon-
                 dante ragù e poi dorati al forno, cosparsi ancora di ragù e di abbondante
                 formaggio.



                       BOLLITO DI MAIALE E RISO

                  Ingredienti: 2 piedi e 2 orecchie di maiale, 350 g di riso, 1 cipolla, sedano, 1 pomo-
                  doro fresco, sale.

                  Preparazione: far bollire le parti di maiale in acqua, con il sedano tagliato, la cipolla
                  intera e il pomodoro tagliato. Ottenuto il brodo cuocervi il riso.



                     Nell’uso popolare non troviamo molto di più in termini di piatti ordi-
                 nari, destinati all’alimentazione quotidiana. Ma anche una società prevalen-
                 temente contadina come quella molisana aveva le sue articolazioni sociali e
                 culturali, che arricchivano lo spettro delle soluzioni gastronomiche in cui il
                 riso era presente, e, soprattutto, aveva le sue pratiche religiose e simboliche
                 che concorrevano a dare al cereale valenze di forte tradizionalità.
                     Dal punto di vista gastronomico, l’ambiente di maggiore differenzia-
                 zione culturale è stato storicamente quello delle famiglie nobili e possi-
                 denti. E questo vale anche per il riso, che proprio in quell’ambito ha avuto
                 un canale di acquisto e di elaborazione privilegiato. La testimonianza più
                 importante è quella relativa alla famiglia Japoce di Campobasso, nobili-
                 tatasi intorno alla metà del Settecento, di cui restano i conti economici di
                 famiglia  di  mezzo  secolo  (1743-1793)  e  un  prezioso  ricettario.  Ebbene,
                 come Ilaria zilli ha rilevato, la spesa di acquisto di riso, nei conti, compare
                 costantemente, sia pure in modo limitato rispetto ad altre voci di maggiore
                 pratica cucinaria, con una crescita in occasione della terribile carestia del
                 1764 che letteralmente mette in ginocchio la società meridionale. Il ricetta-
                 rio, inoltre, contiene una precisa descrizione della pulitura, dell’ammollo e
                 dei modi di cucinare il riso, che si risolvono sostanzialmente nella cottura



                Itinerari di Cultura Gastronomica                                        285
   281   282   283   284   285   286   287   288   289   290   291