Page 28 - La cucina del riso
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Introduzione




                 anche di larve di zanzara che trasmettono la pericolosa malaria. La carne
                 di questi pesci, anche se era ritenuta di poco pregio e di sapore “fangoso”,
                 costituiva un importante apporto proteico.
                     Un terzo raccolto è formato dai palmipedi, anatre e oche, che, dopo il
                 raccolto, sono lasciate pascolare, nutrendosi di vegetali, ma soprattutto di
                 larve e insetti parassiti del riso, concimando il terreno con le loro deiezioni.
                 Carni e uova di questi animali sono oggetto di solide e gustose cucine popo-
                 lari, come d’alta gastronomia. È sufficiente ricordare l’anatra laccata alla
                 pechinese, senza dimenticare come il fegato d’oca fosse una delle più celebri
                 golosità dell’alta gastronomia borghese. Chi non conosce l’anatra all’aran-
                 cia della nobile gastronomia rinascimentale? Le oche e le anatre offrono
                 uova usate in prevalenza per la cucina cotta, mentre le loro carni succulente
                 sono alla base di una duplice gastronomia, popolare e aristocratica.
                     Il morbido e caldo piumino delle oche, almeno in parte, sostituisce la
                 lana delle pecore, mentre le loro penne servono per la guerra e per la pace.
                 In guerra, gli impennaggi direzionali delle frecce sono ricavati dalle penne
                 delle oche, che, in pace, sono importanti strumenti di scrittura.
                     Degli animali delle risaie, secondo le regole del cattolicesimo, due sono
                 indubbiamente “pesci” (tinche, carpe e altre specie, come le rane) perché
                 non accolte da Noè nella sua arca. Dubbia è la posizione di oche e anatre:
                 certamente non salite sull’arca quelle selvatiche migratrici e quindi “pesci”,
                 ma salvate da Noè, e quindi “carne”, quelle domestiche.
                     Per gli ebrei, presenti in molte regioni ricche di risaie, i pesci con pinne
                 e squame sono puri e ammessi, diversamente dalle rane, per le quali vi è
                 anche il ricordo di una delle piaghe d’Egitto.
                     Il quarto raccolto nobile e oggi quasi scomparso, è quello degli uccelli
                 di passo e soprattutto degli aironi, che, ai tempi del fastoso Rinascimento,
                 erano destinati alla cucina signorile.
                     Il quinto e ultimo raccolto, oggi in forte diminuzione, è quello delle
                 rane, catturate soprattutto dai ceti più poveri, e trasformate in diverse forme
                 e moltissime ricette.
                     Integrale, nel passato, è lo sfruttamento del territorio umido delle risaie,
                 anche per un’equilibrata e sana nutrizione. Al cereale, ricco di amido ed ener-
                 gia, e che non provoca intolleranze come la celiachia, si associano le proteine



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