Page 252 - La cucina del riso
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Lazio




                 ’ngkrasso co’ la crosta (riso in grasso), sorta di risotto assai grossolano,
                 cotto nel grasso di manzo, lasciato freddare e posto poi a scaldare presso
                 la brace, onde vi si formi una specie di crosta; si prepara il venerdì non
                 potendosi il ‘Sciabbadde’ toccare fuoco”.
                     Un carme conviviale ebraico di autore anonimo, scritto probabilmen-
                 te nell’Ottocento, La Sparsciandata, che Secondino Freda ha pubblicato
                 in appendice al suo articolo Cucina romanesca ebraica comparso su “La
                 Strenna dei Romanisti”, nel 1975, può essere considerato “il più ampio
                 elenco di piatti tipici del Ghetto di Roma al quale l’autore ha aggiunto
                 cibi caratteristici di altre comunità ebraiche”. Nella lunga ed esauriente
                 poesia, si trovano pietanze a base di riso che fanno ancora parte della
                 cucina ebraica di oggi, come il “Riso e scafe”, “Riso co li piselli”, “Riso
                 co le cocuzzole” (zucchini), “Riso con finocchiello”, “Riso co l’animelli”
                 e anche i “Pomodori con il riso”.










































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